Ilva, Clini: Chiudere non è la scelta migliore, favoriamo i cinesi

Roma, 12 ago. (LaPresse) – “Bloccare la produzione vuol dire chiudere lo stabilimento, c’è poco da dire, e io francamente non la trovo la scelta migliore”. A spiegarlo, in una intervista al Corriere della Sera, è il ministro dell’Ambiente Corrado Clini che si dice “molto preoccupato” dopo l’ordinanza del gip di Taranto che sancisce lo stop dello stabilimento. “Quando si dice blocchiamo la produzione bisogna assumersene la responsabilità”, spiega il ministro che sottolinea di riferirsi non solo ai lavoratori dell’Ilva ma anche degli impianti che in Italia utilizzano le sue produzioni. “Se chiudiamo la produzione chi fornirà l’acciaio per l’economia italiana? Chi ci guadagna? L’Italia ci perde mentre alla finestra mi pare già di vedere i tanti competitori europei, per non parlare dei cinesi, che ne trarrebbero di sicuro un grande vantaggio”, afferma ancora il ministro che esprime anche perplessità perché l’emergenza ambientale “non si affronta con la carta da bollo o mettendo un custode giudiziario davanti ai cancelli di un impianto chiuso”. E conclude: “il risanamento degli impianti industriali va fatto da chi li conosce, altrimenti sui compie un altro dei capolavori della burocrazia italiana che affida compiti in materie specifiche a esperti non sempre troppo esperti”.