Roma, 2 ago. (LaPresse) – No alla scarcerazione, sì alla concessione degli arresti domiciliari ma subordinata alla tutela delle esigenze cautelari. Questo il parere espresso dalla procura di Roma al gip Simonetta d’Alessandro che, con molta probabilità domani, deciderà sulle misure da adottare per l’ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, in carcere a Rebibbia dallo scorso 20 maggio. Il Gip attendeva il parere non vincolante del pm, Stefano Pesci, che nel parere fornito parla di “esigenze che hanno determinato la mancata concessione fino ad oggi della scarcerazione sollecitata dai difensori”.
Lusi è accusato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita di circa 25 milioni sottratti dalla casse della Margherita. Nel parere della procura inviata al gip si legge inoltre che “l’indagato non ha mai neanche aiutato a completare il quadro ed anzi ha cercato di inquinare la vicenda, tanto che è stato indagato anche per calunnia”. Stamattina sono state rese note le motivazioni della sentenza della Cassazione che ha rinviato al riesame il compito di decidere sui domiciliari del senatore.