Milano, 30 lug. (LaPresse) – Sulle espulsioni dalla Lega Nord “c’è uno statuto e un regolamento”. Lo ha detto il segretario federale, Roberto Maroni, rispondendo al presidente Umberto Bossi che oggi in un’intervista a ‘Repubblica’ ribadiva il fatto che sulle espulsioni all’interno del movimento scattate nei mesi scorsi spetti a lui l’ultima parola. “Mi pare che Bossi abbia detto cose condivisibili sulla gestione del movimento e sulla sua unità – ha proseguito Maroni – così come sull’impossibilità per lui e per me di lasciare la Lega”. Quanto alle possibili alleanze e alla nuova discesa in campo di Silvio Berlusconi “è una questione, quella delle alleanze – ha aggiunto Maroni- che è a pagina 25 del mio programma. Prima ci sono altre 24 pagine di cose da fare. In questi giorni ho sentito il polso dei militanti della Lega nelle numerose feste a cui ho partecipato e mi pare che anche per loro, quella delle alleanze, non sia in cima ai loro pensieri”.
Maroni, ha poi annunciato di aver incaricato Giancarlo Giorgetti di effetture una sorta di “spending review” all’interno del movimento, una “revisione delle società che circondano la Lega” (Maroni ne indica una decina) per e capire quali siano effettivamente le attività che svolgono. “L’obiettivo – spiega Maroni – è dimezzare i costi di gestione e rendere più efficente” il Carroccio. Giorgetti dovrà presentare il rendiconto entro il 30 settembre al consiglio federale e allo stesso Maroni. Ci sono alcune società “che non sappiamo bene che cosa facciano – spiega Maroni – e prima voglio capire di cosa si occupano. Miss Padania è una bella iniziativa – prosegue – ma non possiamo mettere i soldi lì senza però darli alle sezioni”. Si tratta quindi di “riorganizzare la gestione contabile del movimento per renderla più trasparente” e “nulla di ciò che è utile – assicura Maroni – verrà chiuso”.