Roma, 23 lug. (LaPresse) – “Noi siamo il primo partito e ci candidiamo a governare il Paese, ma so bene che il ‘Monti dopo Monti’ è una prospettiva con cui potremmo anche trovarci a dover fare i conti pure se vincessimo le elezioni. Non è il mio auspicio ma è un’ipotesi che, insieme a tutte le altre, responsabilmente dovremmo prendere in considerazione”. Lo dice, in un’intervista a ‘La Stampa’, il presidente del Pd Rosy Bindi, in merito al prossimo governo augurando un esecutivo politico di centrosinistra con Pier Ferdinando Casini e guidato dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani. “Dobbiamo- dice Bindi – costruire prima l’alleanza di centrosinistra e poi insieme fare un accordo con i moderati di centro per ricostruire dalle fondamenta questo Paese. E siccome questo accordo puo’ presentare anche aspetti non immediatamente comprensibili ai nostri rispettivi elettorati, bisogna parlare chiaro e subito. Non si può tirare il sasso e nascondere la mano”.
Sull’Idv, Bindi afferma: “purtroppo Di Pietro ha imboccato una strada nella quale è difficile che possa incontrare un partito che si presenta come forza della nazione, della Costituzione. Gli attacchi al Capo dello Stato stanno passando ogni limite. Il Pd non ha mai voluto escludere nessuno, ma per star dentro una coalizione ci deve essere l’impegno quantomeno a rispettare le regole di convivenza”. Bindi vede “che non è più un tabù il voto anticipato”, al centro in queste ore nel dibattito politico, ” e una nuova legge elettorale si può fare a maggioranza semplice”.