Roma, 17 lug. (LaPresse) – Le commissioni Attività produttive e Finanze della Camera hanno dato il via libera all’emendamento al decreto sviluppo che introduce alcune modifiche alla riforma del mercato del lavoro nei capitoli degli ammortizzatori sociali e della flessibilità in entrata. Le proposte di modifiche, presentate dalla maggioranza, sono frutto di un’intesa con il governo. Le modifiche approvate sono undici. Tra le novità principali introdotte, la proroga delle procedure di mobilità attuali fino al 31 dicembre 2014, il congelamento dei contributi previdenziali al 27%, nel 2013, per le partite Iva e per i lavoratori a progetto, mentre per coloro che sono pensionati e accumulano reddito, l’aliquota contributiva salirà progressivamente dal 18% fino a raggiungere il 24% nel 2016, anzichè nel 2018. Modifiche anche per i contratti a termine di natura stagionale: gli intervalli si accorciano. Si agevola, inoltre, la possibilità dell’utilizzo dell’apprendistato, prevedendo la possibilità di assumere apprendisti in somministrazione a tempo indeterminato. Per quanto riguarda le nuove partite Iva, i requisiti necessari per certificarne la veridicità saranno calcolati su due anni e non su uno, come prevede la riforma licenziata dal parlamento. Fino al 2015, inoltre, è garantita la cassa integrazione straordinaria per le aziende che hanno avviato procedure di fallimento e per quelle sottratte alla criminalità organizzata, nel caso abbiano una prospettiva di ripresa.