Roma, 30 giu. (LaPresse) – “A settembre faremo l’assemblea costituente per un polo riformista, patriottico ed europeo”. Così esordisce il leader di Fli, Gianfranco Fini, nel suo intervento durante l’assemblea di Fli che si sta svolgendo presso ‘Eataly’ in piazza XII Ottobre a Roma. Fini dunque propone un’assemblea costituente per creare un polo riformista e nel suo intervento ha più volte evidenziato il problema della crisi della politica definendola “autoreferenziale” e affermando che il problema non è l’astensionismo o il ‘Movimento 5 stelle’ di Beppe Grillo ma questi due elementi sono solo il “termometro di una crisi della politica”. Il leader di Fli ha anche ribadito la contrarietà ad un’alleanza con il Pdl perché “il Pdl ha ancora nelle sue prospettive un’intesa con la Lega e si continuano ad annusare. Proprio per questo motivo per noi è impensabile un’alleanza perché la Lega è contro questo governo”.
Durante l’intervento di Fini non è mancato, inoltre, il suo appoggio incondizionato al governo Monti ribadendo che il “primo punto su cui dobbiamo fare chiarezza è che sarebbe molto grave indebolire il governo e sarebbe catastrofico pensare di indebolire il governo per votare in autunno”. Il presidente della Camera e leader di Fli ha detto sì al semipresidenzialismo ma chiarendo che “non si scherza con l’equilibrio tra poteri. In Francia la riforma semipresidenzialista, che è da guardare con grande attenzione, non è certo frutto di un baratto. E ai baratti noi non ci presteremo”. Nell’intervento del leader di Fli non è mancato un chiaro riferimento alla crisi economica che attanaglia l’Europa affermando che “servono gli ‘Stati Uniti d’Europa’ che vuol dire che c’è la necessità di mettere in comune le politiche degli stati dell’unione europea. Sono questioni antiche che tornano”. Infine Fini ha rilanciato la necessità di una legge per i figli degli immigrati che “non sono un problema ma una risorsa” e ricordando “siamo stati i primi a definire una risorsa la generazione Balotelli”.