Roma, 25 giu. (LaPresse) – “La rilevanza del problema” delle morti bianche “richiede alle istituzioni rappresentative un’attenzione costante e un approccio condiviso da tutte le forze politiche”. Lo ha affermato il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo alla Giornata nazionale di studio sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro a palazzo Giustiniani alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Nel 2011 la media nazionale di decessi sul lavoro è stata di tre al giorno”, ha ricordato Schifani. Per la seconda carica dello Stato è “una percentuale che deve far riflettere e spronarci a fare di più e maglio”.
“Preoccupa – ha proseguito Scifani – la consapevolezza che oltre il 15% delle vittime o lavorano senza un regolare contratto oppure risultano già collocati a riposo. Il dato conferma, infatti, implicitamente che il vero problema è quello della cultura del lavoro”. Secondo il presidente del Senato “è necessario che il sistema Paese sappia creare condizioni idonee a consentire il superamento di quelle situazioni di irregolarità che sfavoriscono la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. É questo un cambiamento culturale che deve coinvolgere non solo i datori di lavoro, ma gli stessi dipendenti, nella consapevolezza che le leggi sulle condizioni giuridiche e materiali del lavoro non rappresentano mere formalità burocratiche, ma regole che garantiscono la dimensione imprescindibile di partecipazione dell’individuo alla vita collettiva”.
Schifani ha comunque escluso la necessità di nuovi interventi normativi: “Le morti, gli incidenti, sono dovuti in gran parte alla mancata applicazione della legislazione all’avanguardia che già esiste”. “Il problema principale – ha sottolineato Schifani – che si impone anche al Parlamento, pertanto, non é tanto quello di introdurre nuove garanzie legislative, bensì quello di verificare l’effettività delle misure previste dalla legge”.