Fornero e P. Griffi: Licenziamento statali è strumento, ma non l’unico

Roma, 4 giu. (LaPresse) – E’ con una nota congiunta che il ministro del Lavoro e del Welfare, Elsa Fornero, e quello per la Pubblica amministrazione e la Semplifcazione, Filippo Patroni Griffi, cercano di mettere fine all’intensa giornata di dibattito sul tema del licenziamento dei dipendenti statali, sul quale oggi si sono espressi entrambi con opinioni apparentemente opposte. L’obiettivo è, per i due esponenti del governo, uno soltanto, e cioè “migliorare la Pubblica Amministrazione”. Per farlo, spiegano, è necessario “renderla più efficiente”, “aumentare la sua produttività” e “fare in modo che sia più trasparente”. Ma i licenziamenti “sono una sanzione e possono essere un deterrente. Dunque sono uno strumento, non l’unico. L’importante è che ci sia una Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini e di un sistema economico inclusivo”.

In mattinata il ministro Fornero, a Torino per visitare un centro per l’impiego, aveva parlato di “parità di trattamento” tra i dipendenti pubblici e quelli privati. “Mi parrebbe in contrasto con il mio mandato – aveva spiegato – se dicessi che le cose dovessero andare diversamente per queste due categorie. Tenendo conto delle specificità quindi auspico una parità di trattamento”. Il ministro per la Pubblica Amministrazione aveva, invece, specificato che la delega che presto sarà discussa in Consiglio dei ministri “non conterrà una disposizione specifica” sui licenziamenti disciplinari dei dipendenti pubblici, ma sarà rimessa al Parlamento.