Dalla nostra inviata a Washington Valeria Rubino Washington (Usa), 18 mag. (LaPresse) – L’onorevole Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia e commissario generale dell’Expo 2015, guida oggi la missione istituzionale a Washington (DC) al simposio mondiale dedicato alla sicurezza alimentare e all’agricoltura promosso dal governo statunitense in occasione del G8 ed aperto dal presidente Barack Obama. “E’ una missione lampo, un’occasione imperdibile di rappresentare il nostro paese a questo simposio” ha detto Formigoni dopo il suo incontro di giovedì con il segretario di Stato americano, avvenuto durante un ricevimento presso il dipartimento di Stato. “Oggi ho incontrato Hillary Clinton, che è stata straordinariamente simpatica e disponibile ed ha voluto, nel corso del suo discorso, salutare la mia presenza e quella dell’Italia, ricordando che il nostro è stato il primo paese a parlare di questo tema al G8 a L’Aquila qualche anno fa”, ha aggiunto l’onorevole, che ha lodato la straordinaria sensibilità politica del governo americano e personale di Hillary Clinton. “In effetti, tutto è iniziato a L’Aquila due anni fa. Ma questo è anche il tema dell’Expo: ‘Feeding the planet, Energy for life’. Il nostro obiettivo è creare una piattaforma concettuale: ho messo a punto un documento composto da una ventina cartelle, che sto rifinendo con il contributo di specialisti e scienziati, che fornirà il punto di vista dell’Italia su questo tema. Nelle prossime settimane, renderemo pubblico tale documento strategico e lo invieremo a tutti gli Stati e le organizzazioni internazionali per avere contributi, correzioni e suscitare un dibattito su questi temi per elaborare una piattaforma comune e condivisa che sia la base dell’Expo 2015. Abbiamo un’ambizione in più rispetto agli Expo precedenti: oltre a stabilire un tema centrale da lasciare alla libera creatività dei singoli paesi che organizzano il padiglione come credono, vogliamo elaborare una piattaforma d’entrata condivisa da tutti, che poi sia presentata nei sei mesi dell’Expo a tutti i cittadini, che daranno anch’essi il proprio contributo. In tal modo rimarrà un lascito di grandissimo valore culturale e politico, che possiamo definire il punto di vista del mondo nel 2015 su un tema così essenziale”. Formigoni sta sfruttando la sua presenza negli Statii Uniti per promuovere l’Expo di Milano ed invitare gli Stati e le organizzazioni che non hanno ancora dato la propria adesione. Gli Stati Uniti non hanno ancora aderito all’Expo: secondo le consuetudini, sarà la nuova amministrazione a decidere. Il segretario di Stato americano ha però dato un sì informale giovedì sera.
“Ho invitato gli Stati Uniti, che ancora non hanno dato l’adesione formale: per farlo, devono aspettare le elezioni. Ma Hillary Clinton ha detto che con un tema del genere, gli Stati Uniti non possono mancare e che farà di tutto per esserci”, ha dichiarato alla stampa Formigoni. Tra gli obiettivi principali dell’Expo 2015, la lotta contro la carenza e gli eccessi di cibo. “Puntiamo a un codice etico contro gli sprechi della catena alimentare, contro la speculazione nella creazione del cibo ed a favore dell’educazione alimentare: nel mondo abbiamo un miliardo di affamati, ma anche un miliardo di obesi”. La World Fair del 2015 ha un’importanza cruciale per l’Italia. “L’Expo vuole essere il momento del rilancio globale dell’Italia alla fine della crisi” ha aggiunto il governatore, che mira ad effettuare un’opera sistematica di promozione del turismo, non solo nell’area milanese, ma in tutto il paese, puntando anche sulla creatività dei nostri musei e teatri e sull’ineguagliabile patrimonio artistico e naturale. “Per sei mesi, l’Italia dovrà dare il meglio – ha sottolineato Formigoni – il governo attuale ha garantito tutti gli investimenti previsti dai governi precedenti. Il programma delle infrastrutture, dai trasporti, delle strade procede come previsto. Ci aspettiamo 20 milioni di persone in sei mesi, 140mila visitatori al giorno”. Al momento, 84 paesi hanno già aderito all’Expo. “Puntiamo a raggiungere i 130-140”, ha concluso Il presidente della Regione, secondo il quale il G8 potrà determinare il mood internazionale.