Torino, 12 mag. (LaPresse) – Per il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, dopo l’agguato di Genova a Roberto Adinolfi e la rivendicazione anarchica giunta ieri, il rischio di una “escalation” c’è. “Certo, sì, l’escalation” ha risposto ai cronisti che glielo hanno chiesto al Salone del Libro di Torino. “E’ una situazione – ha aggiunto – che richiede molto rigore e molta attenzione”. Il ministro ha poi spiegato che “sono state potenziate le misure di sicurezza, lo abbiamo già fatto e lo faremo ancora di più” e che il governo si impegnerà “su tutti i fronti su cui sarà necessario lavorare”.
Alla domanda se si teme un collegamento con l’area che manifesta contro la Tav in Val di Susa, Cancellieri ha risposto: “Sono tutti settori sensibili ed essendo sensibili i collegamenti possono esserci o crearsi facilmente”. “Ma – ha precisato – al momento non abbiamo nessun motivo per ritenere che ci siano”. La rivendicazione dell’agguato ad Adinolfi è, per il ministro, “attendibile e quindi almeno abbiamo individuato la matrice. Adesso bisogna lavorare”. “Lasciateci lavorare – ha detto ai cronisti che le chiedevano se verranno messe in atto eventuali nuove strategie antiterrorismo – sono cose che devono essere coperte dal riserbo più totale. Certamente poniamo molta attenzione”.
Un’eventuale area di consenso verso le motivazioni indicate dagli anarchici nel documento di rivendicazione, per il ministro “se c’è” è “molto circoscritta e non credo che nelle corde popolari ci sia consenso per queste cose”. “E questo – ha aggiunto – è molto importante, che tutta la cittadinanza reagisca e prenda le distanze”. Nonostante una “situazione molto delicata, perché legata anche al fenomeno di recessione e di difficoltà economica”, per Cancellieri la tenuta del Paese non è a rischio. “Riteniamo – ha aggiunto – che il Paese possa tenere e tenga”.