Tremonti: Rigore? C’è un buco da 20 miliardi

Roma, 30 apr. (LaPresse) – “Ci ritroviamo a metà anno con un fabbisogno che va da 17 a 20 miliardi”. E’ l’allarme lanciato dall’ex ministro dell’Economia Giulio tremonti in un’intervista al Corriere della Sera. Tremonti vede “una situazione molto difficile per il nostro Paese: una doppia criticità da affrontare. C’è una questione esterna e una interna: una europea e una fiscale che fanno dell’Italia un caso del tutto particolare”. Quando gli viene chiesto se servirà una manovra aggiuntiva, Tremonti risponde: “Io non lo so. Sulla spending review il governo in sei mesi ha prodotto solo un documento che di numeri contiene solo quello delle pagine” e spiega che anche lui si è “messo d’impegno su capitoli come gli aerei blu, la vendita e l’accorpamento degli immobili, ecc. È tutto necessario ma non è sufficiente. Capisco che i simboli siano necessari sul piano etico-politico ma non fanno i numeri reali”. Una critica poi al Governo Monti che ha scelto “la via delle tasse e delle tariffe” e che sulla seconda casa ha avuto un approccio tecnico non considerando che “in un Paese come il nostro, che ha avuto enormi migrazioni da Sud a Nord, dall’Appennino alla pianura, la “seconda casa” è quella di origine e per questo sfitta. Non mi pare che sia stato considerato nella tassazione”.