Roma, 27 apr. (LaPresse) – L’impegno dell’Italia in Afghanistan durerà anche dopo il 2014, la data prevista per il ritiro delle truppe dal Paese. L’annuncio arriva dal presidente del Consiglio, Mario Monti, che oggi ha incontrato a Palazzo Chigi il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen. Il premier ha spiegato che l’impegno italiano non sarà soltanto di tipo finanziario, ma riguarderà anche l’impiego di uomini per addestrare le forze di sicurezza afghane. I termini del sostegno a Kabul “saranno quantificati – ha detto Monti – al momento opportuno e la data ufficiale del ritiro è parte di questioni importanti che vanno esaminate e trattate congiuntamente dagli Stati interessati nell’ambito di un quadro complessivo”. L’incontro tra Monti e Rasmussen è stata anche l’occasione per fare il punto sulla Siria. Il segretario generale della Nato, pur condannando il regime di Bashar Assad, ha ribadito che non ci sarà alcun intervento militare da parte delle forze alleate “perché – ha detto – crediamo che il modo giusto sia perseguire un’azione pacifica”, in linea con il piano di Kofi Annan, inviato speciale dell’Onu e della Lega araba in Siria.