Caso Ruby, Consulta: Spettava a procura Milano indagare su Berlusconi

Roma, 12 apr. (LaPresse) – “Spettava alla procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Milano e al giudice per le indagini preliminari di detto Tribunale esercitare le proprie attribuzioni, omettendo di informare la Camera dei deputati della pendenza del procedimento penale nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri in carica”. E’ quanto si legge nella sentenza n. 87 della Corte Costituzionale, depositata oggi. La Consulta ha respinto, lo scorso 14 febbraio, il ricorso per conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera nei confronti della procura di Milano sul caso Ruby specificando che l’immunità riconosciuta al presidente del Consiglio non riguarda qualunque reato e non determina automaticamente l’attivazione del Tribunale dei ministri. “Questa Corte – si legge nella sentenza – è sempre stata costante nell’escludere che le immunità costituzionali possano trasmodare in privilegi, come accadrebbe se una deroga al principio di uguaglianza innanzi alla legge potesse venire indotta direttamente dalla carica ricoperta, anziché dalle funzioni inerenti alla stessa”.