Roma, 3 apr. (LaPresse) – Si è dimesso il tesoriere della Lega Francesco Belsito al termine del vertice svoltosi oggi alla sede del Carroccio in via Bellerio. ‘Allungano le mani su Bossi per fermare un popolo’ il titolo di apertura della Padania sulla vicenda. “Belsito rimette il mandato al segretario federale” spiega l’organo di partito leghista. “C’è sempre qualcuno a cui giova mettere in discussione la politica” è l’incipit dell’editoriale Stefania Piazzo che aggiunge “hanno deciso che ora deve essere il turno della Lega, nel tentativo di assimilarla, di globalizzarla come già si tentò con Mani pulite”.

“Belsito dovrebbe dimettersi” aveva auspicato Gianna Gancia, presidente della provincia di Cuneo e compagna di Roberto Calderoli, intervistata a ‘La Zanzara’. “Non conosco i dettagli della vicenda, ma solo le notizie di stampa” ha aggiunto la Gancia. “Spero non ci siano altre male mele marce. Se qualcuno ha qualcosa da nascondere paga il conto”. Così Luca Zaia, presidente della regione Veneto. “Contraccolpo elettorale? E’ probabile che un quinto degli elettori sceglierà qualcun’altro o non voterà. In 20 anni di militanza, ho visto di tutto. Ora bisogna soffrire, ma ci è gia capitato in passato, l’importante è che si faccia chiarezza” aggiunge Zaia. “Chi sbaglia in Lega paga due volte: una volta con la giustizia ordinaria, l’altra con i militanti che sono molto ancora più incazzati” aggiunge Matteo Salvini, eurodeputato della Lega. “La leadership di Bossi non si discute, gli dobbiamo tutto – aggiunge Salvini – la coppia Bossi e Maroni non si tocca, tutto il resto sì”.

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