Cernobbio (Como), 24 mar. (LaPresse)- Roberto Maroni è rimasto “deluso” dalle parole che il presidente del Consiglio Mario Monti gli ha rivolto dal palco del Forum di Confcommercio a Cernobbio. “Ha dimostrato di essere già diventato un buon politico o un cattivo politico, dipende dai punti di vista”, ha aggiunto Maroni, definendo l’attacco del premier “una cosa sgradevole, mitigata solo dal ricordo che all’inizio mi aveva chiesto di fare il ministro dell’Interno del suo governo e io gli ho detto ‘no grazie'”. “Sono rimasto deluso – ha proseguito l’ex ministro della Lega – non tanto per l’attacco personale a me, ma perchè tutto quello che ho detto è respinto al mittente: io ho chiesto di continuare sulla strada del federalismo e ha detto no e ha detto no ad abbassare la pressione fiscale”. Maroni quindi ringrazia Monti “per la chiarezza” del suo intervento, ma il suo governo “fa l’esatto contrario di quello che vogliamo” e davanti a misure di questo tipo non resta che fare una “lotta dura senza paura come dicevo da giovane”, ha concluso Maroni. “Mi permetto di dire che non condivido quasi niente del Maroni storico e del Maroni astorico, perché non mi sembra sinceramente possibile e non credo che neanche l’onorevole Maroni ne sia convinto, che chi abbia fatto parte di posizioni di governo, svolgendo al meglio il proprio compito, creda alle cose che ha detto”, aveva detto il presidente del Consiglio Mario Monti a Cernobbio a proposito della difesa degli esecutivi guidati da Silvio Berlusconi e respingendo al mittente le accuse dell’ex ministro leghista al suo esecutivo tecnico, bocciato sul “merito”, anche se promosso sul “metodo”. “Negli altri esponenti che hanno fatto parte di forze politiche di governo negli ultimi anni noto comunque una ricerca di ripensamento su quello che non ha funzionato, nell’onorevole Maroni non trovo niente di cio”, aveva aggiunto il primo ministro Monti.

Ma fra Maroni, ex ministro leghista del governo Berlusconi, ora all’opposizione con il Carroccio, e Monti, professore alla guida del governo tecnico post-Cavaliere, la delusione è un sentimento reciproco. “Devo dire che tanti anni fa ero entusiasta di vedere certe spinte nella Lega che credevo andassero verso una società liberale. Confido che, passate certe scadenze, la mia stima, anche politica, nei confronti dell’onorevole Maroni possa presto migliorare di nuovo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio, Monti, in un passaggio del suo discorso. Monti, rispondendo alle critiche mossegli nel pomeriggio dall’esponente del Carroccio, Roberto Maroni, ha aggiunto: “faccio più fatica di voi politici a tenere distinti i giudizi personali da quelli politici. Ma confermo il mio grande dissenso politico dall’onorevole Maroni, per lo meno rispetto al Maroni di oggi”.

Eppure il presidente del Consiglio Mario Monti avrebbe desiderato avere Roberto Maroni all’interno del proprio esecutivo se il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fosse stato d’accordo. “Maroni, di cui mi considero ancora un conterraneo, è stato un’ottimo ministro dell’Interno e in una più ampia convergenza politica, che io avrei auspicato, lo avrei voluto ministro dell’Interno di questo governo”, ha detto Monti a Cernobbio.

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