Milano, 18 mar. (LaPresse) – “Siamo abbastanza maturi sui contenuti anche se non possiamo andare avanti a discutere all’infinito”. E’ quanto ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ospite di ‘Che Tempo Che Fa’ di Fabio Fazio, in merito al dialogo con le parti sociali sulla riforma del lavoro. Per il ministro “la riforma deve essere pronta la settimana prossima ed è per questo che io sto lavorando”. Quanto all’importanza per il buon esito della trattativa dall’articolo 18, Fornero ha precisato di non essere “il ministro dell’articolo 18, non ho nessun interesse a fare la rifornma solo sull’articolo 18. La riforma del meracato del lavoro deve essere in particolare indirizzata ai giovani” che in Italia “vivono un grave problema di occupazione”. Su di loro “si è scaricata la flessibilità cattiva”.
“Vogliamo rendere più dinamico il mercato del lavoro – ha aggiunto – e questo vuol dire più flessibilità in entrata e in uscita”. “L’articolo 18 non vuol dire libertà di licenziare – ha proseguito – ma passare da una filosofia in cui si vuol tenere attaccato un lavoratore ad un posto di lavoro, anche se questo non è più produttivo, alla filosofia in cui noi aiutiamo il lavoratore a cercare un nuovo posto di lavoro”. E per i giovani “questo significa maggior flessibilità all’ingresso ma anche maggior flessibilizzazione”.
“Dal mercato del lavoro si può uscire – aggiunge il ministro – ma chi esce deve essere assistito con un reddito monetario. Bisogna però aiutare chi gode dell’indennità di disoccupazione a cercare un’altro lavoro”. Per il ministro inoltre “la flessibilità deve costare un po’ di più per le imprese” e “se poi un’impresa stabilizza una persone – ha concluso – noi le restituiremo un a parte di quello che aveva già pagato. Mi sembra un buon incentivo”.