Roma, 12 mar. (LaPresse) – “Ovviamente non siamo soddisfatti per come è andata a finire non spetta però a noi giudicare o/e chiarire. Certo vorremmo sapere qualcosa di più”. Così Angela Lamolinara, sorella di Franco, durante la conferenza stampa convocata dalla famiglia nella sala dell’enoteca regionale di Gattinara (Vercelli) dopo il funerale dell’ingegnere ucciso in Nigeria che si è svolto oggi.

“Anche il premier inglese David Cameron ci ha mandato le sue condoglianze. Sono sicuro che anche lui, come tutti gli altri, si adopererà per fare chiarezza”, ha detto Mattia Lamolinara, figlio di Franco, durante la conferenza stampa convocata dalla famiglia.

Di una vicenda “che non è stata condotta secondo criteri ragionevoli” ha parlato il presidente del Copasir, Massimo D’Alema, con toni critici. “Più che un blitz è stata una battaglia durata quasi un’ora e mezza che si è conclusa con la morte degli ostaggi”, ha detto il presidente del Copasir, dopo l’audizione del direttore dell’Aise, generale Adriano Santini, in merito alla tragica vicenda dei due ostaggi uccisi in Nigeria, Franco Lamolinara e Chris McManus.”C’è la necessità di avere ulteriori chiarimenti e approfondimenti sugli aspetti della questione” poiché “sono emersi anche altri problemi che riguardano per esempio la nostra presenza lì e la nostra capacità informativa e il rapporto tra i servizi”,ha detto D’Alema,che ha confermato che a giorni arriverà in Italia il ministro degli Esteri inglese e ha annunciato che “alla fine del lavoro del Comitato sarà informato il premier Monti”.

Il ministro Terzi parlando al termine della breve cerimonia che si è svolta al cimitero di Gattinara con Bruno e Angelo Lamolinara, fratelli di Franco, ha spiegato loro come il ministro degli Esteri inglese Hague verrà in Italia già nei prossimi giorni. “Da parte dell’Inghilterra – ha detto il titolare della Farnesina – c’è una volontà di grande collaborazione e un profondo dispiacere”. “C’è la volontà di chiarire com’è andata ed è un fatto morale molto importante”, ha spiegato il ministro che non ha poi voluto parlare con i giornalisti. Il portavoce di Terzi ha però confermato che il ministro riferirà in Parlamento già questa settimana.

A noi non è mai stata comunicata alcuna richiesta di riscatto”. Così Bruno Lamolinara, fratello di Franco, durante la conferenza stampa convocata dalla famiglia nella sala dell’enoteca regionale di Gattinara (Vercelli) dopo il funerale dell’ingegnere ucciso in Nigeria. “Prima di partire l’ultima volta gli chiesi perché tornava in Nigeria e lui mi disse: ‘Non ti preoccupare’. Ci siamo sentiti anche due sere prima del rapimento e di nuovo mi disse di non preoccuparmi e che tutto andava bene”, ha spiegato Bruno Lamolinara, fratello di Franco, durante la conferenza stampa a Gattinara.

La necessità di approfondimento è sottolineata dal Copasir anche attraverso le parole del direttore dell’Aise, generale Adriano Santini, che nel corso della seduta odierna, ha informato dettagliatamente il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sugli avvenimenti che hanno portato alla tragica uccisione dell’ingegnere Franco Lamolinara e dell’ostaggio di nazionalità inglese, Christopher McManus, come riporta il comunicato stampa diffuso dal Copasir al termine dell’audizione del generale Adriano Santini, direttore dell’Aise, sugli eventi accaduti in Nigeria. “Il Comitato – spiega ancora la nota – valuterà il quadro informativo acquisito in relazione alle proprie competenze di controllo. Si conferma la necessità che gli organi competenti assumano più precisi elementi informativi dalle autorità inglesi in merito allo svolgimento dell’operazione e alle iniziative poste in essere precedentemente. Il Comitato procederà inoltre ad approfondire ulteriormente le attività poste in essere in Nigeria dall’Aise e i rapporti con i Servizi dei paesi alleati, anche al fine di rendere maggiormente efficiente il sistema informativo italiano”.Il Copasir – conclude la nota – che ha già programmato l’audizione del ministro della Difesa per mercoledì 14 marzo alle ore 14.30, procederà nella stessa giornata all’audizione del direttore generale del Dis, con l’obiettivo di giungere successivamente ad un confronto sugli aspetti di carattere politico con il presidente del Consiglio nella sua qualità di responsabilità del Sistema di informazioni per la sicurezza del nostro Paese”.

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