Roma, 6 mar. (LaPresse) – Ritorno dei controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro, 10mila nuove assunzioni nella scuola finanziate con l’aumento delle tasse sugli alcolici e comunicazioni esclusivamente online con la Pubblica amministrazione dal 2014. Sono alcune delle modifiche contenute negli emendamenti al decreto legge sulle Semplificazioni che è passato oggi attraverso l’approvazione della commissione Affari costituzionali e Attività produttive alla Camera.

La semplificazione dei controlli sulle imprese non si applicherà ai controlli relativi a salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il testo originario escludeva dalla semplificazione dei controlli solo le norme fiscali e finanziarie.

L’organico delle scuole aumenterà di ulteriori 10mila posti, tra personale docente ed Ata, a partire dall’anno scolastico 2012/2013. Le risorse arriveranno attraverso nuovi giochi e l’aumento delle accise su birra e alcolici. In particolare, sono previste maggiori entrate pari a 250 milioni dal mercato dei giochi e altri 100 milioni dell’aumento dei tributi sulla birra e alcolici.

Dall’1 gennaio 2014 nella Pubblica amministrazione saranno utilizzati per la comunicazione “esclusivamente i canali e i servizi telematici ovvero della posta elettronica certificata per l’utilizzo dei propri servizi”. L’emendamento approvato dalla commissione della Camera è a firma di Renato Brunetta. L’uso esclusivo dei canali telematici rigurderà “l’utilizzo dei servizi, anche a mezzo di intermediari abilitati, per la presentazione da parte degli interessati di denunce, istanze e atti e garanzie fideiussorie, per l’esecuzione di versamenti fiscali, contributivi, previdenziali, assistenziali e assicurativi, nonchè per la richiesta di attestazioni e certificazione”.

Approvato anche l’emndamento che prevede l’accesso all’ingrosso alla rete fissa di telecomunicazioni. Nel testo infatti si legge che “al fine di garantire la massima concorrenzialità nel mercato delle telecomunicazioni i servizi di accesso all’ingrosso di rete fissa devono essere offerti agli operatori concorrenti in maniera disaggregata in modo che gli stessi operatori non debbano pagare per servizi non richiesti e si possa creare un regime concorrenziale anche per i servizi accessori”. “In particolare – si legge ancora nell’emendamento – il prezzo del servizio di accesso all’ingrosso di rete fissa deve indicare separatamente il costo della prestazione dell’affitto della linea e il costo delle attività accessorie, quali il servizio di attivazione della linea stessa e il servizio di manutenzione correttiva”. Gli operatori devono inoltre poter comprare i servizi accessori da altre aziende.

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