Roma, 23 feb. (LaPresse) – Bill Gates e Mario Monti si rincontrano 8 anni dopo la maxi multa inflitta alla Microsoft. Era il 2004 e il professore, commissario europeo alla Concorrenza, impose al colosso di Redmond, creatura di Gates, una sanzione di 497 milioni di euro per abuso di posizione dominante, accogliendo il ricorso presentato nel ’98 da Sun Microsystem alla Commissione europea. Secondo la società di Santa Clara, Microsoft approfittava della diffusione del sistema operativo Windows (95% dei pc di tutto il mondo) per tenere i concorrenti fuori dal mercato dei server di fascia bassa. Monti quindi condannò la Microsoft a consegnare agli altri produttori i codici sorgente di Windows per rendere i server compatibili con quello di Gates. Fu la multa più alta mai applicata dall’Unione europea, ma che segnò una vera e propria svolta nell’hi tech. Anni più tardi l’attuale premier italiano spiegò che in quella occasione la Commissione non accettò, pur rischiando, un compromesso, perché era fondamentale “stabilire una certezza giuridica su cosa vuole dire abuso di posizione dominante nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Oggi Gates, co-presidente della Bill & Melissa Gates Foundation, e Monti, presidente del Consiglio, secondo una nota ufficiale di palazzo Chigi, si stringeranno la mano e parleranno della lotta alla povertà e della sicurezza alimentare, temi cari alla Fondazione americana. Quanto si diranno i due e se ritorneranno su quella sanzione, che a livello economico fu poco più di un pizzicotto per Bill Gates e soci, rimarrà nel segreto di un colloquio rigorosamente a porte chiuse e off limits persino a fotografi e cineoperatori.
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