Milano, 20 feb. (LaPresse) – Riforma del lavoro entro marzo, anche senza l’accordo con i sindacati, necessità di un numero maggiore di società quotate in borsa e nessuna nuova manovra all’orizzonte. Il premier Mario Monti, nel suo intervento alla borsa di Milano con i big della finanza, ha affrontato tutti i temi caldi sul piatto del governo, senza rinunciare ad una visione europeista delle riforme necessarie al Paese per crescere. Sulla riforma del lavoro il presidente del Consiglio, come aveva già annunciato più volte, si è detto fiducioso di poter chiudere l’accordo con le parti sociali entro marzo, ma ha detto che il parlamento voterà comunque la proposta anche senza l’ok dei sindacati. Il premier di fronte ai grandi nomi della finanza ha poi esortato società e piccole medie imprese a decidere di quotarsi in Borsa per dare un contributo fondamentale per la crescita del paese, in linea con quanto richiesto dall’Unione europea lo scorso giugno.
“La mia illusione – ha detto Monti – ma anche la nostra ambizione è che alla fine del nostro mandato, l’Italia sia fuori dall’emergenza”. E se l’attuale trend finanziario non cambierà in peggio il premier ha rassicurato: non ci sarà bisogno di una nuova manovra perchè sono incorporati margini di prudenza in quella approvata lo scorso dicembre. “Sono sinceramente convinto che bisogna avere fiducia nell’Italia e nei politici italiani che stanno dimostrando una comprensione dei problemi, ad esempio sulla riforma delle pensioni, che molti non si aspettavano”, ha spiegato Monti, rispondendo ad una domanda di uno dei 400 esponenti del mondo della finanza in platea, aggiungendo poi che è “molto bello” che ci sia attenzione da parte dell’opinione pubblica alla ‘casta’. “Esorterei la stampa che sta cavalcando molto i temi della casta – ha aggiunto – di stabilire una barra, una soglia, oltrepassata la quale quei giornalisti potranno dire: ‘beh, non è malaccio, qualcosa è stato fatto'”. Il governo ha comunque lavorato in questi tre mesi in questo senso, ricorda Monti, anche se “nessuno dei critici della ‘castology'” pare essersene accorto. E’ stato approvato “il tetto di 305mila euro per i vertici della pubblica amministrazione” e la riduzione del numero di auto blu “che comunque resta sconfinato”.
“Vogliamo rendere la vita un po’ più semplice ai contribuenti onesti” per questo “al Cdm di venerdì presentermo il pacchetto sulle semplificazioni fiscali”, ha poi annunciato il presidente del consiglio in un passaggio del suo intervento. Il governo punta a “far affluire ai contribuenti onesti, in termini di minor aggravio fiscale, il gettito ottenuto dalla lotta all’evasione. Vogliamo rendere ai contribuenti onesti la vita più semplice” per questo venerdì all’attenzione del governo “ci saranno diversi provvedimento in questo senso”.
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