Roma, 16 feb. (LaPresse) – Niente parere del governo sul disegno di legge anticorruzione. Il ministro della Giustizia, Paola Severino, davanti alle commissioni riunite Giustizia e Affari Costituzionali, ha preso tempo spiegando che nel decreto liberalizzazioni, all’esame del Senato, ci sono aspetti che potrebbero avere dei collegamenti con quanto previsto in questo provvedimento. Il provvedimento era stato calendarizzato per il 27 febbraio, ma si parla di un rinvio ai primi giorni di marzo.
“Sul disegno di legge anticorruzione abbiamo chiesto uno spostamento molto contenuto nel tempo”, ha spiegato il ministro al termine dei lavori delle commissioni. “Nessuno pensa debba esserci un rallentamento dei lavori spiega il guardasigilli -. Partire qualche settimana dopo, con il piede giusto e con un testo che possa soddisfare le esigenze di completamento della materia potrà invece far accadere il contrario”.
“Bisogna studiare bene la materia – sottolinea Severino – compresi i numerossisimi emendamenti presentati da tutti i partiti al testo base. Bisognerà trovare la formula giusta per introdurre i cambiamenti e l’apporto costruttivo del governo: escluso il ricorso alla decretazione”. Il ministro comunque conferma che il governo “vuole mantenere il contenitore e non buttare via il grande lavoro fatto”.