Strasburgo (Francia), 15 feb. (LaPresse) – “Scusate se mi faccio prendere dalla passione per l’integrazione europea”. Così il premier Mario Monti, ha scherzato di fronte al parlamento europeo di Strasburgo. Nel corso del suo discorso, infatti, a un certo punto è passato dall’italiano all’inglese, spiegando che “abbiamo bisogno di conciliare l’integrazione europea, di cui abbiamo bisogno in dosi sempre maggiori, e la democrazia, alla quale non vogliamo certo rinunciare”. Il passaggio ha creato emozione in aula e applausi.
“Integrazione – ha proseguito il premier – non significa affatto un super stato europeo. Credo che anzichè pretendere di inventare la ruota, come si dice in Italia – ha proseguito – occorra lavorare sulle istituzioni che già esistono. Bisogna lavorare sul parlamento europeo, sviluppando sempre più le sue funzioni. Io stesso – ha ricordato – ho fatto parte di una Commissione a cui a un certo punto questo parlamento ha chiesto di andare a casa. Posso assicurare – ha concluso – che il controllo che esercita è molto stretto”.
Monti è intervenuto anche sul pareggio di bilancio che, ha sottolineato, non deve essere una regola eccessivamente rigida: deve essere consentito andare in deficit per finanziare gli investimenti. “Credo che verrà il momento, un giorno – ha spiegato – per riconsiderare se il trattamento che viene riservato all’investimento sia quello più adeguato. Benissimo che si introduca la regola del pareggio di bilancio nelle costituzioni. Un po’ meno bene averla chiamata ‘golden rule’. Una volta – ha continuato – la regola d’oro era quella che stabiliva che si potesse avere del deficit ma solo fino al limite degli investimenti. Cioè ci si poteva indebitare per finanziare gli investimenti, che creano capitale”.
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