Roma, 5 feb. (LaPresse) – Infuria la polemica tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il capo della protezione civile Franco Gabrielli, con il primo che accusa la protezione civile di aver dato l’allarme sul maltempo “tardi e male” e il secondo che risponde parlando di “mistificazione della realtà”. I due hanno avuto modo di scambiarsi le reciproche accuse a ‘In mezz’ora’. Gabrielli era in studio, e Alemanno ha telefonato in diretta, dopo aver mandato un comunicato in cui sosteneva di essere stato invitato in un primo momento alla trasmissione e di essere stato invitato a non partecipare in un secondo tempo perchè Gabrielli non aveva voluto il confronto diretto. In un acceso battibecco, il primo cittadino ha accusato la protezione civile di aver avuto un “atteggiamento da passacarte”. “Ai tempi di Bertolaso – ha detto – lui si faceva nominare commissario e interveniva personalmente. La verità è che non c’è più una protezione civile in Italia. Questo è un problema che deve essere posto”.

“Sono contento che il sindaco si sia riappacificato con Bertolaso”, ha risposto ironicamente Gabrielli. “Io – ha puntualizzato – sono stato definito ridicolo, incapace, inadeguato e incompetente. Nonostante questo la mia prima apparizione è da lei”, ha detto, rivolgendosi a Lucia Annunziata. E poi l’affondo: “La cosa che mi preoccupa di più è che si mette in discussione un sistema, che negli ultimi mesi è stato fortemente indebolito. Io lo dico, che la protezione civile è stata indebolita, dal 26 febbraio 2011, quando fu approvata la legge 10 del 2011, con la quale per intervenire dobbiamo avere il benestare della Corte dei conti e del ministero dell’Economia. Da allora auspico un rafforzamento del sistema di protezione civile ma non ho trovato molte orecchie disponibili all’ascolto”.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario del Pdl Angelino Alfano, che su Twitter ha annunciato un “atto parlamentare per verificare comportamenti e responsabilità della protezione civile nella gestione dell’emergenza, soprattutto a Roma”. “Alfano tenta maldestramente di coprire le evidenti responsabilità della giunta Alemanno”, ha risposto a stretto giro il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, aggiungendo che “è gravissimo che l’amministrazione comunale non abbia predisposto uno straccio di piano d’intervento e chi è rimasto a Roma, bloccato nel traffico e nell’impossibilità di uscire dalla città, ha potuto solo constatare l’assenza di mezzi spazzaneve e spargisale”. “E’ evidente che il sindaco Alemanno di fronte alla necessità di gestire una situazione che altrove è giudicata normale, come può essere una nevicata invernale, non ha fatto ciò che doveva fare. Questi sono i fatti che tutti i cittadini di Roma hanno davanti agli occhi”, ha tagliato corto il senatore del Partito Democratico Ignazio Marino.

Nella polemica è entrato anche il presidente dell’Abruzzo, Giovanni Chiodi: “Molte polemiche sul maltempo – ha detto – sono speculazioni politiche” e “chi fa queste speculazioni non sta muovendo un dito per fare fronte alla situazione”. “Noi abbiamo fatto da soli”, ha spiegato il presidente del Molise, Michele Iorio. “Abbiamo il sistema meteo – ha aggiunto – e ci aspettavamo una situazione del genere”.

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