Roma, 30 gen. (LaPresse) – “Maccari ha accettato con grande spirito aziendale un contratto a tempo determinato ma con facoltà di recesso per Rai senza penali e onori aggiuntivi per l’azienda”. Così il direttore generale della Rai, Lorenza Lei, spiega in commissione Vigilanza Rai la decisione di proporre, come direttore del Tg1, domani durante il Cda di viale Mazzini Alberto Maccari.
“Personalmente ho difficoltà a pensare che tra i suoi circa 1500 giornalisti la Rai non ne abbia uno in grado di dirigere una testata importante con il consenso unanime del Cda”, ha commentato il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli. “Il Consiglio – ha aggiunto – appare diviso sulle proposte del direttore generale di prorogare nella direzione del Tg1 un giornalista” che da domani sarà in pensione “e ciò in deroga a una delibera del Consiglio che prevede l’impegno a non dare incarichi a dirigenti andati in pensione”.
Per questo il presidente della bicamerale si chiede “con quale stato d’animo possa lavorare un professionista con la fiducia della metà dei consiglieri e con l’opposizione del presidente”. Secondo Zavoli “non è mai accaduto che il direttore della principale testata del servizio pubblico venga nominato da una parte soltanto del consiglio e forse come scambio per altri incarichi”. In quella che ormai tutti chiamano riforma della governance della Rai, il senatore del Pd, vorrebbe evitare che la “Rai si trasformi periodicamente in un campo di battaglia per incontri e scontri tra fazioni politiche e fovorire invece la sua autonoma capacità di elaborare linee operative”.