Milano, 22 gen. (LaPresse) – La Lega Nord scende in piazza a Milano contro il governo Monti. Tra i molti manifesti sfoggiati dai dimostranti spicca uno che paragona il premier al ‘ragionier Ugo Fantozzi’, celebre personaggio dei film di Paolo Villaggio. “Stesse capacità”, c’è scritto nel manifesto, sotto le due foto. Tra gli slogan riportati sugli altri cartelli i più frequenti sono: ‘Basta tasse, basta Roma’, ‘150 anni di sfruttamento, la Padania ora vuole l’indipendenza’, ‘Il governo è avvisato, il padano si è incazzato’. In molti hanno un manifesto con scritto: ‘Macelleria Monti’ e la caricatura del presidente del Consiglio che su un banco da macellaio fa a pezzi un pensionato. Tra i manifestanti c’è chi Indossa una pettorina verde con scritto ‘Bossi-Bobo-boys’: alle loro spalle alcune foto che ritraggono il capo e l’ex ministro dell’Interno abbracciato. Il corteo è aperto da alcuni trattori di agricoltori contrari alle quote latte. La manifestazione parte da piazza Castello e si conclude in piazza Duomo con un discorso di Umberto Bossi.
“Siamo qui per mandare a casa il governo Monti. Mi auguro che per le Idi di Marzo qualcuno dia la famosa coltellata al governo e finalmente la parola torni al popolo”, ha detto l’ex ministro Roberto Calderoli al suo arrivo in piazza Castello. Nella Lega ci sono “delle discussioni, però l’unitarietà del movimento è assoluta intorno al segretario federale Umberto Bossi”, ha aggiunto. Quanto alla sostituzione del capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni con Giampaolo Dozzo, per Calderoli si tratta di un cambio che era “stato programmato, era stato programmato che il mandato di Reguzzoni finisse a dicembre 2011 e quindi a gennaio si procede con la sostituzione, che aveva già previsto Bossi”.
“Mi pare che sia rinata la Lega di lotta, quella delle origini”, ha continuato l’europarlamentare della Lega. “In tutte le famiglie ci sono dei rimbambiti – ha aggiunto Borghezio, riferendosi al ‘cerchio magico’, lo zoccolo duro del partito fedele a Umberto Bossi – da noi sono pochissimi ma sono convinto che erano in buona fede”.
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