Roma, 21 gen. (LaPresse) – Alfonso Papa è stato espulso dall’Associazione nazionale magistrati. La decisione è stata presa dal parlamentino dell’Anm su proposta dei probiviri che a gennaio avevano iniziato la pratica nei confronti del deputato del Pdl ed ex magistrato coinvolto nello scandalo P4. E’ stata quindi accolta dal comitato direttivo centrale dell’Anm la proposta avanzata il 7 settembre dal collegio dei probiviri.

Alfonso Papa ha “gettato discredito sull’ordine giudiziario” e per questo deve essere espulso. Così il collegio dei probiviri ha motivato la richiesta di espulsione nei confronti del parlamentare al Comitato direttivo centrale dell’Anm, da questa mattina ancora riunito nella sede della Corte di Cassazione a Roma. Il deputato del Pdl e magistrato in aspettativa, in particolare, ha violato la norma del codice etico delle toghe che impone al magistrato di mantenere “un’immagine di imparzialità e di indipendenza” ed evitare “qualsiasi coinvolgimento in centri di potere partitici o affaristici che possano condizionare l’esercizio delle sue funzioni o comunque appannarne l’immagine”.

Per la prima volta nella storia del sindacato delle toghe un magistrato è obbligato a lasciare l’Anm. In passato la procedura non aveva mai portato all’adozione di sanzioni disciplinari così drastiche. Un caso senza precedenti quindi se non si considera quello di Arcibaldo Miller, capo dell’Ispettorato del ministero della Giustizia, che si è dimesso prima della decisione, contestando l’infondatezza delle accuse a suo carico. Prosciolto invece a dicembre Giuseppe Narducci, per aver accettato l’incarico di assessore nella giunta guidata da Luigi De Masgistris a Napoli, nella stessa città dove aveva svolto le funzioni di pm. Alfonso Papa era finito in carcere a Poggioreale, dopo il sì della Camera alla richiesta di arresto del gip di Napoli, il 20 luglio scorso. Da ottobre, poi, il deputato del Pdl aveva ottenuto prima gli arresti domiciliari, poi il 23 dicembre la libertà, perché cessate le esigenze cautelari nei suoi confronti. Anche la sezione disciplinare del Csm, nel luglio scorso, aveva sospeso in via cautelare dalle funzioni e dallo stipendio Alfonso Papa, che è comunque fuori ruolo dalla magistratura proprio per il suo incarico parlamentare.

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