Roma, 21 gen. (LaPresse) – Le liberalizzazioni consentiranno “nel breve periodo, di traghettare l’economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e possibilmente, nel medio/lungo periodo, di allinearla ai ritmi di crescita dei partners europei e internazionali”. E’ questa la premessa della nota di palazzo Chigi pubblicata stamane a proposito delle misure approvate ieri sera dopo un consiglio di 8 ore. Oltre allo studio dell’Ocse già reso noto ieri da Monti, che ipotizza una crescita del 10% di Pil e produttività dopo le liberalizzazioni, il Governo si spinge ancora oltre. Secondo altri studi infatti secondo Palazzo Chigi l’abolizione delle rendite nel settore dei servizi al livello medio degli altri Paesi dell’euro si assocerebbe, “nel medio periodo, a un aumento del prodotto dell’11%; il consumo privato e l’occupazione crescerebbero fino all’8%, gli investimenti del 18%; i salari reali di quasi il 12% senza effetti negativi sull’occupazione”.
Grande spazio è poi dedicato ai giovani. Con le liberalizzazioni si premiano “le capacità innovative, l’intraprendenza, la lungimiranza e la preparazione – in una parola: il merito – il decreto mette i giovani in condizione di garantire a sé stessi un futuro solido”. Ai giovani sono dedicate le norme volte a facilitarne l’ingresso sul mercato del lavoro, consentendo loro di svolgere tirocini finalizzati all’iscrizione negli albi professionali già durante l’ultimo biennio di studi, prima del conseguimento della laurea specialistica o magistrale. Sempre alle nuove generazioni si rivolgono le novità in tema di università. Quanto alle università, si potenzia il sistema di valutazione degli atenei e, in particolare, i risultati ottenuti dalle università nella didattica e nella ricerca.
Infine il Governo mette in evidenza le norme a tutela dei consumatori che premiano e rafforzano trasparenza e semplificazione. Si tratta, anzitutto, dei nuovi provvedimenti che aboliscono le tariffe professionali. Sono, inoltre, comprese le norme che impongono un regime di trasparenza rafforzato in tema di clausole vessatorie. È, ancora, il caso dei nuovi obblighi in tema di assicurazioni r.c. auto e di vendita di medicinali. È il caso, infine, del nuovo regime per l’esercizio delle class action, cui si potrà ricorrere più agevolmente. “Ancora nell’ottica dell’equità, il decreto include anche misure a sostegno dei soggetti più vulnerabili. Sono esemplificativi in tal senso la riduzione degli oneri di accesso ai piani di rateazione dei debiti tributari e la più ampia tutela per i consumatori a fronte di condotte ingannevoli o aggressive da parte di imprese e soggetti erogatori di servizi” spiega la nota del Governo.
“Sono altresì previste misure di particolare rilievo per il settore energetico: si è avviata una procedura di separazione tra operatori e infrastrutture per creare nuove possibilità di investimento e maggiore concorrenza. Dal punto di vista del consumatore le norme introdotte tendono a contenere l’aumento dei prezzi energetici” conclude Palazzo Chigi.