Berlino (Germania), 11 gen. (LaPresse) – “L’Italia ha fatto cose straordinarie per quanto riguarda il consolidamento del bilancio ma anche delle riforme. Si tratta di cose che renderanno l’Italia più forte e che miglioreranno l’economia. Ho molto rispetto soprattutto per la rapidità con la quale sono state realizzate”. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, al termine dell’incontro con il premier Mario Monti a Berlino. Il faccia a faccia si è svolto in un clima molto positivo: “E’ stato uno scambio di opinioni molto molto importante – ha spiegato la Merkel – siamo d’accordo e volevamo parlare di ogni argomento che avevamo in mente”.
Riconoscimenti, quelli della Merkel, che hanno permesso a Monti di rivendicare i successi del suo governo di fronte all’Europa: “Ho illustrato – ha spiegato – lo stato d’animo con il quale gli italiani hanno dato larga adesione alle misure molto dure che il governo ha dovuto adottare. E’ stata una prova di grande maturità, questo merita un riconoscimento da parte dell’Ue”. “L’Ue – ha detto – non deve temere l’Italia come possibile fonte di infezione per l’area euro. Perché l’Italia possa fare sempre di più la sua parte occorre che la percezione di rischio che circonda ancora l’eurozona venga ridotta e affrontata”.
L’insieme delle misure varate da palazzo Chigi, ha precisato Monti, “richiederà qualche tempo per trasformarsi in maggiore crescita economica”. L’importante, ha sottolineato, è che calino rapidamente i rendimenti sui titoli di Stato, che pesano sulle casse pubbliche: “Auspico – ha detto – che ben prima possa esserci sui mercati finanziari una riduzione dei tassi di interesse”.
E proprio sulla crescita, affrontata l’emergenza dei conti pubblici italiani e circoscritto il rischio di un effetto domino nel cuore dell’Europa, si tratta ora di lavorare, ha detto la Merkel. “Il 30 gennaio – ha spiegato – avremo già fatto passi avanti quando ci sarà il prossimo Consiglio europeo, che non dovrà occuparsi solo di consolidamento del budget ma anche della crescita economica”. Resta sul tavolo il problema della Grecia: “Dobbiamo trovare – ha ricordato la Merkel – una soluzione ragionevole per la Grecia per poi impegnarci su provvedimenti strutturali da applicare”.
Nel corso della riunione si è parlato di Tobin tax: “Sono stato studente del professore Tobin – ha ricordato Monti – e una volta, nel 1980 credo, mi disse che l’idea della ‘Tobin tax’ è come il mostro di Lockness, ogni tanto rispunta. Credo che in questa fase possa avere più senso che in altre. Abbiamo una posizione più aperta rispetto ai governi passati, siamo disposti ad appoggiare questa iniziativa purché sia a livello europeo”. “Siamo d’accordo – ha detto la Merkel – anche noi sulla necessità di averla a 27 Paesi e ne tratteremo a marzo, perché serve un accordo con tutti i partner”.