Napolitano: Usciremo dal tunnel

Roma, 24 dic. (LaPresse) – “Ce la faremo, usciremo dal tunnel”. Lo afferma, in una conversazione con il Corriere della sera, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Per il capo dello Stato l’Italia può fare leva sulla “arma vincente della coesione sociale e nazionale”. Negli ultimi anni, spiega Napolitano, “si avvertiva che in qualche modo, anche ma non solo nel confronto internazionale, l’Italia aveva perduto terreno, aveva visto offuscarsi la propria immagine, il proprio prestigio, la propria dignità”.

“Ed ecco quindi – prosegue – che questi stati d’animo, questi sentimenti nuovi, recenti, si sono incanalati nel solco delle celebrazioni del 150esimo. Queste sono state viste come l’occasione per far nuovamente sentire più forte il patrimonio storico dell’Italia, il nostro ruolo in Europa e nel mondo. E questa occasione è stata colta da milioni di italiani, da quanti mettevano la bandiera al balcone o agitavano il tricolore nelle piazze, nelle strade, e partecipavano alle assemblee, a iniziative di ogni sorta e di ogni dimensione”.

“Ho ben presto compreso – sottolinea – come nel modo di concepire e promuovere le celebrazioni del 150esimo dovessi evitare quel che poteva apparire rappresentazione convenzionale e acritica del processo unitario e ancor più dello sviluppo successivo della nostra storia nazionale. Mi sono ben presto reso conto – spiega – che non bastava nemmeno la valorizzazione appassionata dei simboli della nostra unità nazionale, ma era indispensabile nutrire quella valorizzazione e sollecitazione con risposte a interrogativi non semplici, abbastanza largamente percepiti, che riguardavano criticità indubbiamente rilevabili nel lungo e complesso percorso del Risorgimento e anche della costruzione dello Stato unitario”.

“Mi sono perciò – continua – anche personalmente impegnato, ma insieme con molti altri, a cominciare dalle personalità del Comitato dei Garanti, e in primo luogo del suo presidente, Giuliano Amato, in una rivisitazione il più possibile attenta, non elusiva e perciò convincente”.