Roma, 22 dic. (LaPresse) – Grazie a un “avanzo primario che non ha pari in un nessun Paese europeo l’Italia porterà in Europa il suo contributo alla stabilità”. E’ stato un discorso improntato all’ottimismo quello del premier Mario Monti in Senato, per il voto alla manovra. “Dobbiamo guardare – ha spiegato – con fiducia ai nostri buoni del Tesoro. E’ essenziale che gli italiani sottoscrivano Bot e Btp, dobbiamo avere fiducia in noi stessi”. “L’Italia – ha proseguito – vuole restare una grande nazione industriale ma senza il piombo dei conti che avrebbe minato alla base la sua solidità strutturale”.

Monti non ha poi risparmiato una stoccata all’Ue: “L’Europa – ha detto – deve perseguire l’obiettivo della crescita duratura” e “non deve apparire fredda, talvolta insensibile vero le famiglie e la società”. In questo senso “le azioni della Bce di questi giorni” sono “elementi che danno speranza ma restano elementi di forte criticità”.

Ma Monti ci ha tenuto anche a commentare le proteste di questi giorni della Lega: “Mi spiace che gli elettori di una piccola parte di questo parlamento non abbiano le stesse possibilità di ascolto da parte del governo, perchè chi li rappresenta tiene un atteggiamento diverso. Vorrei rassicurare questi cittadini, i cui territori non ci sono del tutto sconosciuti – ha aggiunto con un sorriso – che le loro istanze ed esigenze sono prese in considerazione anche al di là delle posizioni di chi li rappresenta”.

Poi ha ringraziato le formazioni politiche che invece appoggiano l’esecutivo: “Desidero in particolar modo ringraziare – ha aggiunto – tutti i partiti che, sostenendo questo governo, hanno rinunciato da subito al gusto della popolarità. Si sono assunti un grande onere, anche quello di divergere dalla propria ideologia”. Poi ha aggiunto: “Voglio dire a tutti i cittadini che l’appoggio che questo governo sta ricevendo dai partiti che lo sostengono è molto più grande di quello che i partiti stessi lasciano credere o dichiarano”. “Capisco benissimo – ha aggiunto – le esigenze che possono venire dai partiti di rapportarsi così con le rispettive basi. Io lo capisco benissimo, andiamo avanti così se questo è utile”. “Consultarsi di più – ha sottolineato poi il premier – agevola la nostra azione nell’interesse del Paese, grazie di cuore”.

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