Roma, 14 dic. (LaPresse) – Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana si è dimesso. Il conduttore ha reso noto di aver deciso di lasciare la direzione dopo aver saputo di essere stato denunciato alla magistratura. “Ma vi pare possibile che dopo un anno e mezzo di lavoro continuo, con i risultati che sapete, uno debba essere denunciato alla magistratura per non aver voluto leggere un comunicato sindacale che non c’entrava niente con le notizie della giornata?”, scrive Mentana sulla propria pagina Facebook. “Ieri pomeriggio – spiega – ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla magistratura ordinaria dal mio cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti, che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato, rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7”.

Mentana ha subito incassato la fiducia di Telecom Italia Media che, in una nota, comunica “di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale circa la decisione di Enrico Mentana di volersi dimettere dalla guida del TG La7. L’azienda, peraltro, intende esprimere al direttore Mentana la più ampia solidarietà per le azioni sproporzionate intraprese dagli organismi di rappresentanza sindacale locale e nazionale e auspica la veloce ricomposizione del dissidio, nel civile confronto delle opinioni fra tutti gli attori coinvolti”. Ma Telecom Italia Media in Borsa chiude in forte ribasso. Il titolo della società dei media, che ha terminato la giornata con un calo del 3,74% a 0,1622 euro, è riuscito a risalire appena dal minimo di giornata di 0,1583 euro toccato con la diffusione della notizia.

“Secondo quando mi risulta nessuno ha denunciato Mentana. Il ricorso contro l’azienda, non contro il direttore, per comportamento antisindacale lo può fare solo il sindacato di territorio”. E’ quanto ha dichiarato il segretario Fnsi, Franco Siddi. “Al momento – ha aggiunto il sindacalista – non mi sembra nemmeno che la federazione romana abbia presentato il ricorso. In ogni caso c’è stato un rifiuto di dare conto di un comunicato del sindacato ma non c’è nessuno scandalo nel chiedere la pubblicazione di un documento sindacale. Inoltre il ricorso va presentato al giudice del lavoro e non alla magistratura ordinaria. Mi pare che siano già troppi coloro che si affannano a compiere atti di delegittimazione del sindacato e dei contratti”. “Per quanto riguarda la Fnsi – ha concluso il sindacalista – crediamo che se ne stia parlando troppo. Se Mentana si dimette è un affar suo non può chiamare in causa il sindacato che ha segnalato un momento dialettico interno alla redazione. Penso che Mentana possa e debba stare al suo posto, non certo si debba dimettere per discussione sindacale legittima. E’ un direttore eccezionale, bravissimo nella televisione e per me farebbe bene a continuare il suo lavoro. Ma il sindacato ha cose più importanti da fare, si deve parlare delle decine di colleghi che stanno rimanendo senza lavoro. Le dimissioni di Mentana non sono il problema del Paese, sta diventando un caso esagerato”.

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