Roma, 6 dic. (LaPresse) – Il presidente del Consiglio Mario Monti ha evitato ogni tecnicismo e linguaggio da professore agli italiani a cui, dagli studi televisivi della trasmissione ‘Porta a porta’ di Bruno Vespa, ha illustrato la manovra economica. E ha motivato i sacrifici che i provvedimenti del governo prevedono per i cittadini. “Abbiamo fatto – ha detto Monti – più redistribuzione ed equità di quanto fosse stato fatto prima. Sono sicuro che i cittadini italiani capiranno e dovremmo spiegare il perché delle nostre ragioni”. “Sono qui non per suo piacere, ma per dare spiegazioni agli italiani”, ha detto poi il premier a Vespa. E all’Italia il professore che guida il governo dei tecnici ha spiegato il perché della necessità dei provvedimenti adottati dall’esecutivo: “Ho invitato gli italiani – ha affermato Monti – a considerare la cosa seguente: con la manovra di rigore ho chiesto di fare tanti sacrifici, ma senza avremmo rischiato di arrivare a non poter pagare gli stipendi e le pensioni”.
“I mercati sono delle bestie feroci, utili, ma sbilanciati – ha dichiarato il presidente del consiglio – L’Italia e tanti altri Paesi sono arrivati ad accumulare troppo debito pubblico. Dopo la nascita dell’euro, i mercati si erano addormentati e poi, dopo la crisi finanziaria del 2007, si sono svegliati e si sono imbizzarriti. Dobbiamo domare i mercati, non demonizzarli”.
Monti respinge le critiche che gli sono state rivolte di aver trascurato misure per le famiglie. “Non è del tutto vero – dice – che non ci siano delle cose per le famiglie, perché mi sembra che le donne e i giovani siano due componenti fondamentali della famiglia”. “Per esempio – aggiunge Monti – nell’alleggerimento del carico del costo del lavoro, abbiamo sgravato il cuneo fiscale su quelle imprese che assumono donne e giovani a tempo indeterminato. Non diamo un premio fiscale al precariato”.
“La prima casa è una cosa importante per la vita dei cittadini, ma è anche una cosa che consuma risorse pubbliche: ci vogliono infrastrutture intorno alle case, le città costano- spiega Monti, motivando il ritorno nella manovra dell’Ici sulla prima abitazione -. In tutti i Paesi anche la prima casa contribuisce al mantenimento dei servizi pubblici”. Sulla riforma della previdenza Monti dice di comprendere “il disorientamento” dei pensionati. “E sono sicuro – aggiunge il capo del governo – che si capirà, d’altra parte, che l’Italia è un Paese squilibrato rispetto ad altri per eccesso verso le pensioni e per difetto verso l’assistenza nelle sue forme”.
Monti dopo aver spiegato i tagli, le tasse e gli interventi che portano una stretta sulle pensioni, parla anche di sviluppo. “Avremo altre iniziative – annuncia il premier – ma non saranno tutte di questa natura, per esempio oggi al Cipe abbiamo varato e accelerato una serie di iniziative infrastrutturali”. Perchè – dice Monti – “il compito del suo esecutivo non si esaurisce con la manovra appena varata”: “verranno prese – promette – altre iniziative per il rilancio del Paese”. “Senza costi in termini di denaro pubblico – ha dichiarato il presidente del consiglio – modificheranno le cose per togliere le ingessature, perché l’ Italia ha un grande potenziale, ma si frena da sè”.
Per Monti l’Italia ha cominciato a fare la sua parte, ma l’area euro ha bisogno di essere ripensata. E dall’Unione europea il premier si attende la giusta attenzione: “volevo – spiega Monti – che l’Europa e i mercati spalancassero gli occhi di fronte a un’Italia che ha fatto cose, non perché ce lo chiedeva l’Europa, ma perché in linea con un’ Europa più responsabile. E per tornare ad essere non osservatori distratti, ma protagonisti attivi delle scelte e della politica europea”.