Caso di omonimia imbarazza Palazzo Chigi su scelta sottosegretari

Roma, 30 nov. (LaPresse) – Un curioso caso di omonimia ha rischiato di fare andare in tilt la macchina governativa avviata sulla strada della nomina dei nuovi sottosegretari. Al centro della vicenda la persona scelta per le Politiche agricole, Franco Braga, di cui ieri il ministro Mario Catania ha parlato come di uomo “che ha una competenza scientifica di alto livello”, “molto attivo nel nord America nel suo excursus di studi e insegnamento dal mondo dell’università e della ricerca”. Peccato che il ministero delle Politiche agricole abbia inviato la mail con la quale chiedeva all’esperto di mettersi in contatto con il dicastero per comunicazioni urgenti al Braga sbagliato. E anche il ministro Catania è caduto nell’errore, decantando le lodi di un Braga diverso dall’ingegnere realmente scelto per il ruolo di sottosegretario.

A raccontare l’accaduto è stato Francesco Braga, specialista in agribusiness e professore a Guelph, in Canada e alla Cattolica, intervistato nel corso della puntata di ‘Un giorno da pecora’ su Radio2. Alle 4.26, ora canadese, ha ricevuto l’email dal ministero e, subito, è iniziato uno scambio di telefonate con Roma. Nel frattempo sui siti web italiani si parlava proprio di lui come del nuovo sottosegretario. Il professore ha quindi chiesto spiegazioni al ministero. “Ho parlato con una signora cortese – ha spiegato – che mi ha detto: ‘Fino a pochi minuti fa era sicuramente lei il sottosegretario, adesso potrebbero esserci degli sviluppi diversi'”. Il paradosso è che, come spiega l’esperto in agribusiness “mi hanno chiamato da Palazzo Chigi per chiedermi se ero io il sottosegretario, c’è stata veramente una grande confusione”. Chiarito l’equivoco, l’agronomo non ha nascosto un pizzico di delusione e si è detto comunque disponibile all’incarico nel caso di eventuali cambiamenti.