Roma, 27 nov. (LaPresse) – La nuova stazione Tiburtina sarà inaugurata domani a Roma, ma ancora non si sa cosa provocò l’incendio che il 24 luglio scorso bruciò la sala relais, il cervello che regolava il flusso dei treni nel vecchio scalo. Il rogo mandò in tilt la circolazione ferroviaria in tutta Italia, creando disagi per giorni, e la stazione non è ancora tornata alla piena normalità. Lo snodo chiave dell’alta velocità in Italia non sarà a pieno regime prima di metà dicembre. A quattro mesi dall’incendio l’inchiesta della procura di Roma va a rilento per la difficoltà degli accertamenti tecnici nella palazzina sventrata dalle fiamme. In attesa dei risultati degli accertamenti tecnici, le ipotesi sulle cause dell’incendio restano quelle dei primi giorni: un guasto tecnico o il cattivo funzionamento di un impianto sono le più probabili. Intanto domani i No Tav e i comitati di quartiere hanno annunciato una serie di proteste durante l’inaugurazione.