Bruxelles (Belgio), 22 nov. (LaPresse) – Il nuovo premier italiano Mario Monti ha di fronte a sè una “sfida immensa” perché “la situazione dell’Italia resta difficile”. Con queste parole il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha accolto Monti al suo esordio da primo ministro italiano a Bruxelles. Il professore, durante la conferenza stampa congiunta, ha rassicurato Barroso spiegando che “essendoci un consenso più ampio” tra le forze politiche italiane “e una maggiore volontà di cooperazione credo che potremo andare più a fondo”. Sorridendo e accorgendosi del doppio senso, il primo ministro ha aggiunto: “In senso buono, cioè essere più incisivi”.
Dopo l’incontro con il numero uno del braccio esecutivo Ue, Monti ha visto anche il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. “Il monitoraggio stabilito dall’Ue – ha chiarito il premier parlando di fianco a Van Rompuy – è benvenuto e non è visto con ‘second thoughts’ (secondi pensieri, ndr)”. Secondo Monti, “quello che l’Europa ci chiede è un peccato che ce lo siamo lasciati chiedere perché è proprio ciò che serve ai nostri figli e all’Italia. Il monitoraggio va bene perché pone un vincolo aiutandoci a portare avanti gli impegni”. Monti ha precisato che sul consolidamento fiscale ci sarà “una forte continuità” con le misure del governo Berlusconi. Tuttavia, ha precisato, l’austerity “non deve far passare in secondo piano la crescita” e “non c’è contraddizione” tra le due cose.
Sia Barroso, che ha parlato di un’Italia “al centro dell’Ue”, sia Van Rompuy hanno ricordato i trascorsi all’Ue di Monti manifestando “stima” e “fiducia” nel nuovo presidente del Consiglio. Il leader della Commissione Ue ha parlato della necessaria “autorità” per affrontare la crisi. Monti ha definito i due incontri come una “intensa, approfondita e lunga conversazione” che ha riguardato “le questioni di strategia più che le questioni dettagliate di politica economica”. Infatti, ha chiarito il neo premier italiano, “l’intenzione è quella di rispettare gli impegni” ma “non abbiamo trattato in modo specifico la questione del pareggio di bilancio nel 2013”. La questione, ha aggiunto, sarà discussa nell’incontro di venerdì a Roma con il commissario europeo, Olli Rehn.
Nelle conferenza stampa congiunta Monti-Van Rompuy ha trovato spazio anche il tema degli eurobond, o ‘stability bond’, come li definisce la Commissione Ue che ha aperto a una loro attuazione. Monti, che incontrerà dopodomani a Strasburgo il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha detto che “non ci devono essere tabù” e quindi, “anche se non ci sono punti all’ordine del giorno”, potranno essere discussi. Il premier italiano vede con favore a emissioni di debito comuni dell’eurozona: “E’ un tema che può avere una prospettiva culturale e una prospettiva legata alla crisi. Credo che l’eurobond possa contribuire rendere i mercati più stabili”. Per Van Rompuy è possibile ipotizzare “una mutualizzazione del debito pubblico. Non si tratta di una soluzione per risolvere la crisi, ma può essere una soluzione in favore di una maggiore disciplina fiscale”.