Monti: Non chiediamo una fiducia cieca

Roma, 18 nov. (LaPresse) – “Noi non vi chiediamo una fiducia cieca, ma vi chiediamo una fiducia vigilante. Pensiamo che se faremo un buon lavoro, nel darci o ritirarci la fiducia, dovrete tenere conto delle conseguenze della fiducia dei cittadini in voi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in aula alla Camera. “Durerò e dureremo poco – ha proseguito – non un minuto di più del tempo sull’arco del quale questo parlamento ci accorderà la fiducia. Quella che è mia intenzione è di proiettare la mia squadra di governo sulla prospettiva da qui alle elezioni e non avrei potuto prendere in considerazione un compito di questo genere, nel quale coinvolgo personalità di primo rilievo, con la predeterminazione più breve di questa”.

“Permettetemi di reagire – ha sottolineato però Monti – in modo molto chiaro e netto sulla questione conflitto d’interessi, poteri forti e altre espressioni di pura fantasia che considero offensive”. “Se intendiamo quelli veri – ha aggiunto – ce ne sono alcuni nel mondo e io ho avuto il privilegio di vedere quasi tutti i poteri forti del mondo da commissario alla concorrenza”. “Di poteri forti in Italia non ne vedo, magari l’Italia avesse qualche potere forte in più”. Monti ha poi annunciato, tra gli applausi di gran parte dell’aula e i fischi di qualche deputato, di aver “concordato un incontro a tre con il presidente Sarzoky e la cancelliera Merkel per avere, da ora in poi, il contributo permanente dell’Italia alla soluzione dei problemi dell’euro”.