Bersani: Ora però i problemi restano

Roma, 12 nov. (LaPresse) – Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani festeggia, a caldo, le dimissioni del Cavaliere da capo del governo nella sede dello storico circolo del partito di via dei Giubbonari nella capitale, ma ricorda che “andato via Berlusconi rimangono i problemi”. Lo afferma ai micrfoni di SkyTg24. Sulla durata del governo Monti il leader del Pd dice: “Noi non mettiamo tempi, perchè è difficile dire quanto durerà una tempesta”. Sono molte le cose, che finita l’era Berlusconi, la politica dovrà fare secondo Bersani: “in Parlamento la riforma elettorale e il dimezzamento del numero dei parlamentari. Mentre il governo dovrà affrontare il tema della finanza e della recessione”.

Alla domanda su una presenza di Gianni Letta nel governo Monti, rispetto a cui l’ex sottosegretario, diretto interessato, avrebbe già fatto comunque un passo indietro affrontando l’argomento con Giorgio Napolitano, in vista della formazione del governo che succederà a quello di Silvio Berlusconi, Pier Luigi Bersani risponde: “Non sentiamo l’esigenza”. E aggiunge: “ma perché in un governo ci devono essere essere elementi di garanzia delle forze politiche?. La garanzia è Monti. Non mettiamo il governo nei soliti giochi, finendo per farlo partire indebolito”. Bersani sottolinea che il Pd ha delle proposte: “portiamole in Parlamento – dice -.Io spero che il governo Monti faccia una bella sfilza di liberalizzazioni e metta mano a interventi fiscali”.

“Andato via Berlusconi – afferma Bersani – possiamo iniziare a lavorare. Il Partito democratico, in modo solido, è a disposizione per un tentativo di governo di transizione che possa affrontare la crisi di fronte ai mercati internazionali con un carattere di totale novità: gente competente, di profilo tecnico”. Il leader del Pd interpellato sulle ricette ‘lacrime e sangue’ che presumibilmente avanzerà il governo Monti risponde: “Pensiamo che non si possa affrontare questa crisi ma senza metterci dell’equità. Senza equità non c’è ricetta che funzioni”. Fra le idee in campo del Pd citate da Bersani anche “un contributo dai grandi patrimoni immobiliari perchè non possono essere sempre gli stessi a pagare”.