Roma, 10 nov. (LaPresse) – Ministero dell’Interno, Ferrovie dello Stato e Confindustria insieme per combattere e arginare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo della piccola e grande industria, come negli appalti pubblici. E’ questo l’obiettivo del protoccolo d’intesa firmato questa mattina al Viminale dal ministro, Roberto Maroni, dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e dall’amministratore delegato di ferrovie dello Stato, Mauro Moretti.
“In questo momento è un dovere investire nelle imprese brave che producono cose buone. Anche perché Fs collabora con queste entità e non impegnarsi sarebbe come non guardare al nostro futuro”, ha detto Moretti, che come ad di Fs si è impegnato a promuovere la sottoscrizione di protocolli d’intesa con le prefetture in relazione ad appalti per lavori e servizi, da parte delle società Rete ferroviaria italiana, Trenitalia e Italferr. “Abbiamo approvato il nostro piano industriale quinquennale per 27 miliardi di investimenti – ha concluso Moretti – e avere la certezza che possano essere messe in campo delle azioni per salvaguardare le imprese significa anche investire sul paese e sul futuro”.
Da padrone di casa, il ministro Maroni, ha iniziato il suo intervento con l’ironia che spesso lo contraddistingue: “Non so se questa intessa, solleverà lo spread ma di sicuro solleverà il morale delle persone oneste”, perchè anche questo protocollo, ha ricordato Maroni “si inserisce nelle iniziative che abbiamo preso per contrastare la criminalità organizzata, coinvolgendo tutti i soggetti, pubblici e privati, per costruire una rete che argini le infiltrazioni criminali nell’economia”. Il Viminale, infatti, si impegna a promuovere nelle prefetture l’adozione protocolli con le stazioni appaltanti col fine di monitorare le gare e adottare misure di prevenzione dell’infiltrazione criminale.
Per quanto riguarda Confindustria, il presidente Marcegaglia, ha confermato l’impegno degli industriali “a seguire un strada forte vera per la sicurezza e la legalità come impegno comune”. “Un esempio positivo – ha sottolineato la leader di viale dell’Astronomia – e concreto. Questo porterà Ferrovie dello Stato e altre imprese ad avere una collaborazione più stretta con il ministero dell’Interno e le forze dell’ordine che in questi anni hanno fatto cose straordinarie. Noi continueremo – ha assicurato Marcegaglia – a fare la nostra parte. Spero che Maroni possa essere considerato un tecnico e in un possibile governo tecnico possa continuare a lavorare. Da parte di Confindustria esprimiamo apprezzamento per quello che ha fatto”.
Compito di Confindustria sarà infatti promuovere nelle imprese associate l’adozione di codici etici e l’estensione del dovere di denuncia come misure di prevenzione. “Abbiamo fatto molto in prevenzione – ha rivendicato Maroni- i risultati ci sono e si vedono soprattutto nell’aggressione ai patrimoni mafiosi, ma non solo per questo. E’ bello concludere l’esperienza al ministero, confermando una strategia che spero possa proseguire”.