Roma, 8 nov. (LaPresse) – “Voglio essere un uomo libero, basta, mi avete rotto i coglioni”. Lo urla Giorgio Stracquadanio al gruppo di giornalisti e operatori che lo inseguono all’uscita da palazzo Grazioli. Il deputato Pdl sfugge alla ressa di telecamere e microfoni, che dopo aver incontrato il premier Silvio Berlusconi tentano di strappargli una dichiarazione. Stracquadanio si limita a dire “la giornata è lunga, abbiamo esaminato tutte le possibilità e andiamo avanti ad esaminarle”. Sbocconcella qualche altra frase come “ci sono momenti in cui certe cose si possono dire e altri no”, mentre si porta a spasso il codazzo di giornalisti capeggiati dall’ex Iena, Alessandro Sortino, prima di rifugiarsi presso i carabinieri che prestano servizio di sicurezza a palazzo Grazioli e trincerarsi tra due blindati dell’Arma.

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