Roma, 7 nov. (LaPresse) – “Credo che questo sia il tempo giusto per una corale prova di responsabilità da parte degli attuali leader politici e parlamentari”. Così il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, rispondendo a un lettore nella rubrica quotidiana, torna a sollecitare la politica a un dovere definito “stringente”. “Non è il momento degli arroccamenti o di operazioni che anche lontanamente abbiano il senso e il sapore di un ribaltone rispetto al risultato elettorale del 2008 – scrive Tarquinio – ma di una paziente e rigorosa disponibilità a fare ciò che è utile e necessario per non dare ragione a chi sta scommettendo contro il nostro Paese e per ridare fiducia agli Italiani”.
Dal direttore del quotidiano dei vescovi arriva l’invito a fare “ogni possibile sforzo per non produrre altre desolanti macerie nel campo politico-istituzionale e per inviare segnali concreti e convincenti a un’opinione pubblica che reclama un cambio radicale quanto a stile, a sobrietà e a priorità d’azione da chi, bene o male, ci rappresenta nel governo e in Parlamento”. “Se persino in un momento così grave i piccoli patriottismo di partito dovessero schiacciare l’interesse generale e le ambizioni personali sovrastare il senso dello Stato – avverte Tarquinio – nessuno dei protagonisti del gioco politico potrebbe sperare di incamerare una vittoria. Chi ancora ne dubita, farebbe bene ad aprire occhi e orecchie”.