Bersani: Ragioniamo su sfiducia, governo di emergenza e poi al voto

Roma, 6 nov. (LaPresse) – “Ci stiamo ragionando, stiamo considerando l’ipotesi”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha risposto alla domanda di Lucia Annunziata a ‘In 1/2h’ sulla possibilità di preparare una mozione di sfiducia. “Sceglieremo la strada che metterà meno in difficoltà il Paese. La situazione è talmente drammatica che dobbiamo fare una svolta con la consapevolezza che bisogna cominciare un percorso nuovo. Se verrà votato il rendiconto ci sarà una ragione in più per la sfiducia”. In merito alla possibilità di un governo di emergenza, magari guidato da Mario Monti, Bersani ha spiegato: “La parola tocca al presidente della Repubblica, ma abbiamo bisogno di figure che diano un messaggio credibile al mondo della nostra intenzione di rimetterci in marcia. C’è bisogno che chi propone un provvedimento sia immediatamente credibile. Dobbiamo avere un governo che abbia un consenso larghissimo in parlamento e che si metta a servizio di un’operazione di transizione. Noi non vogliamo ribaltoni, non vogliamo Scilipoti”. “C’è bisogno – ha proseguito – di un governo credibile con gli occhi degli altri e con i nostri. Non è però certo un governo di questo genere (tecnico, ndr) che può affrontare temi che vadano oltre l’emergenza e verso quella che in piazza San Giovanni abbiamo chiamato ricostruzione. Ma in una situazione di emergenza ci siamo a dare sostegno ad un governo che abbia credibilità del mondo”. “Questione fiscale, liberalizzazioni, dare impulso all’attività economica, mettere mano ad alcuni temi del welfare. E quando dico fisco intendo che paghi chi deve pagare. Un pacchetto per intervenire e rassicurare i mercati. E a queste misure deve accompagnarsi una riforma elettorale decente e decorosa. Esaurita questa funzione si va a votare e si riparte su programmi nuovi”. Questi gli obiettivi di un eventuale governo di emergenza.

Il segretario del Pd ha poi voluto fare anche un accenno alla cronaca e spezzare una lancia in favore del sindaco di Genova Marta Vincenzi: “Vedremo meglio cos’è successo, intanto aiutiamo la popolazione. E’ automatico in questi momenti fare dei sindaci il capro espiatorio di ciò che succede. I nostri comuni però non hanno un euro in questo momento. Poi sicuramente vedremo le responsabilità. Il sindaco Vincenzi – ha proseguito – lo vedo in un dramma, mi piacerebbe che ci fosse la possibilità di ragionare e non fare troppo facili sentenze. Stiamo parlando di vite umane”. Bersani ha poi spiegato: “Dobbiamo migliorare i sistemi di allerta e abituarci anche con simulazioni ai momenti di emergenza. Cominciamo a evitare di espanderci nell’edilizia, abbiamo avuto due condoni negli ultimi anni”.