Nuova defezione nel Pdl, lascia Antonione

Roma, 1 nov. (LaPresse) – Pro Berlusconi, coordinatore di Forza Italia e scajoliano convinto, fino alla fiducia del 14 ottobre scorso. Roberto Antonione esce dal gruppo del Pdl alla Camera e ribadisce: “Non voterò più la fiducia a questo governo”. Il deputato ha lasciato al programma La Zanzara di Radio 24 un annuncio di cui si parlava già dal giorno in cui la Camera votò la fiducia all’esecutivo. In quella occasione Antonione, con Fabio Gava e Giustina Destro, non votò a favore nè contro. Ma il divorzo dal Pdl e dai seguaci di Claudio Scajola era comunque già nell’aria.

Entro la settimana, ha comunicato il parlamentare, farà il grande passo perché “non si può prendere in giro il Paese e governare solo con due o tre voti in più”. Dai microfoni di Radio 24, Antonione, ribadisce che “purtroppo le persone più vicine a Berlusconi lo spingono a chiudersi dentro un bunker. In Parlamento tutti la pensano come me, anche alcuni ministri, ma lo dicono a microfoni spenti. Si comportò meglio D’Alema che si dimise quando perse le elezioni regionali e si rese conto di non avere più la maggioranza”.

“Questo non è il momento di gesti, non sono i giorni della divisione, non sono le settimane delle riflessioni politiche”, risponde Guido Crosetto, in un comunicato, spiegando di considerare Antonione “un amico ed è una persona a cui devo molto”. Ma secondo Crosetto, adesso “le spade della polemica vanno riposte nei foderi, i calcoli elettorali vanno banditi, le diversità di vedute vanno accantonate”.

“Il governo che oggi è in carica – sottolinea il sottosegretario – è il governo al quale spetta l’onere di rappresentare il Paese. A tutto il Parlamento, a tutte le forze politiche spetta cercare la più ampia convergenza possibile per spiegare, capire e rendere immediatamente efficaci tutti i provvedimenti che ci vengono richiesti”. Crosetto conclude la sua nota citando una frase famosa di Alcide De Gasperi: “Bisogna smettere di pensare con l’ottica delle prossime elezioni e cercare di ragionare per le prossime generazioni”.