Roma, 16 ott. (LaPresse) – “Quello che fanno i black bloc è scippare la parola a quelli che dovevano essere i protagonisti. I titoli dei giornali oggi dovevano essere sui giovani che si ribellano e dicono ‘no alla precarietà'”. Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, in una intervista a SkyTg24. “Invece – ha continuato – sono su episodi, in alcuni casi anche paradossali, come l’auto bruciata di un precario, o telecamera distrutta di un operatore magari con un contratto precario. E’ un modo nichilista e distruttivo di togliere spazio alle ragioni degli indignati”. I black bloc dalla manifetazione, ha aggiunto, dovevano essere “fuori, lontano, all’inferno”.
Prima che esplodesse il caos “c’erano molti – ha proseguito – che immaginavano di poter incamerare la manifestazione degli indignati come una specie di trofeo. C’è stata una corsa a testimoniare solidarietà agli indignati. Io ho preferito fare un gesto di astinenza. Era bene che la politica tacesse”.
Ora, ha continuato, “assisteremo a una cavalcata di espressioni strumentali” che, mescolando ordine pubblico e ragioni dei manifestanti, sottrarranno i motivi degli indignati al dibattito. “Bisogna – ha aggiunto – stare attenti: quando siamo a un punto di crisi come questo dobbiamo riflettere sulle ragioni di chi protesta e si organizza in una rete planetaria. Aldo Moro nel 1968 disse che bisognava saper ascoltare”.