Roma, 16 ott. (LaPresse) – “Dopo che le cose sono successe sono tutti bravi a dire cosa bisognava fare”. Così risponde il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, in una intervista a La Stampa, alle polemiche sulla gestione della situazione da parte delle forze di polizia ieri a Roma. “L’ordine pubblico – spiega – è l’attività più difficile, avevamo da tempo informazioni che ci sarebbero state violenze anche forti, avevamo distribuito uomini sul campo, ma è veramente complcato. Non c’è stata sospresa per il fatto in sè ma è obiettivamente difficile gestire un attacco di questo tipo, una guerriglia urbana con ampi margini di imprevedibilità”.
“Roma – sottolinea – non è lo stadio Olimpico, con i varchi controllati all’ingresso. Chi vuole arriva, alloggia da qualche parte, si confeziona le sue bottiglie incendiarie e fa quello che ha fatto. Questo non vuol dire che il sistema di ordine pubblico sia sguarnito, ma la situazione è complessa”. E le tensioni, prosegue, non sono destinate a calare: “Purtroppo – annuncia – siamo solo all’inizio. Tutte le informazioni che abbiamo non sono rassicuranti”.
A questo punto, dopo quello che è avvenuto, continua, occorre cancellare i tagli alle forze dell’ordine previsti dalla legge di stabilità. “E’ necessario – spiega – che prima di tutto la maggioranza, ma anche Governo e Parlamento, taglino altrove. Questi tagli – aggiunge – mettono a rischio la prosecuzione di un lavoro finora fatto bene e in prima linea. E poichè queste tensioni continueranno – conclude – non è pensabile gestire il settore con queste sforbiciate”.