Roma, 11 ott. (LaPresse) – È finita in archivio l’inchiesta aperta a fine luglio per chiarire le dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che aveva detto di sentirsi “spiato, controllato e pedinato”. L’archiviazione è stata disposta dallo stesso procuratore capo Giovanni Ferrara. Il fascicolo non aveva indagati. In particolare l’inchiesta era stata avviata dopo che Tremonti aveva dichiarato di sentirsi spiato nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano ‘La Repubblica’, riferendosi al periodo in ci alloggiava in una caserma della Guardia di Finanza.
Proprio per questo motivo il ministro aveva deciso di andare a vivere nell’appartamento preso in affitto, in via di Campo Marzio, dall’onorevole Marco Milanese, all’epoca suo consigliere, ed attualmente indagato per l’inchiesta della P4 condotta dalla Procura di Napoli. Il 29 luglio lo stesso ministro dell’Economia fu ascoltato dalla procura di Roma. In quell’occasione riferì che si sarebbe trattato solo di una “forzatura giornalistica” e di non dormire più nella caserma delle fiamme gialle dal 2004.