Pronti 1,2 milioni firme contro ‘Porcellum’

Roma, 30 set. (LaPresse) – “Abbiamo raccolto 1.210.406 firme per il referendum abrogativo della legge elettorale vigente”. Lo ha annunciato Arturo Parisi, deputato del Pd e coordinatore politico del Comitato per il referendum per il ritorno al sistema elettorale detto ‘Mattarellum’, in una conferenza stampa che si è svolta alla Camera prima della consegna delle firme alla Corte di Cassazione.

“Un successo straordinario, un miracolo popolare”, lo ha definito Andrea Morrone, presidente del Comitato per il referendum riferendosi al fatto che, al contrario delle aspettative, sono state raccolte molte più firme di quelle necessarie: ne sarebbero bastate infatti 500mila. Morrone sostiene che questo “è un dato storico, il secondo risultato in assoluto dopo quello del 1993” ed è “un successo corale di un gruppo unito e compatto”. Stamane i responsabili del Comitato per il referendum per il ritorno al sistema elettorale detto ‘Mattarellum’ hanno consegnato tutte le firme raccolte presso la Corte di Cassazione che dovrà pronunciarsi entro il 12 dicembre. Il comitato, durante la conferenza stampa ha affermato che “se la cassazione darà il via libera, si dovrà pensare alla campagna elettorale” per la prossima primavera 2012.

L’obiettivo del referendum è quello di abolire il ‘Porcellum’ per tornare al sistema elettorale detto ‘Mattarellum’ con il quale gli elettori potevano scegliere direttamente i propri rappresentanti. Nichi Vendola, leader di Sel e tra i promotori del referendum, ha affermato che questo straordinario risultato della raccolta firme per il referendum ha “un valore civile prima ancora che politico: i cittadini vogliono contare, non intendono lasciare una delega in bianco ad una classe politica chiusa in palazzo sempre più screditato”. Anche il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, è stato tra i promotori di questo referendum abrogativo della legge elettorale. Per lui “d’ora in poi i condannati non debbono essere più candidati” e “coloro che sono sotto processo non potranno avere incarichi di governo”.