Torino, 25 set. (LaPresse) – Al telefono i cittadini sentono “la morsa di uno Stato di polizia”. Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente alla festa del partito di Cuneo. Occorre, ha spiegato, una legge sulle intercettazioni per cambiare la situazione di “uno Stato che non sentiamo più come uno Stato che tutela la nostra libertà. E’ molto importante procedere – ha concluso – con la riforma per recuperare il senso di libertà”. Poi il premier in serata, intervenendo telefonicamente a un incontro del Pdl a Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani, ha detto: “Non faremo un passo indietro, faremo molti passi avanti. Se vogliono mandarci a casa devono farlo con un voto di sfiducia”.