Milano, 19 set. (LaPresse) – La sentenza di primo grado per il prosesso Mills si avvicina. Tutto grazie alla decisione, annunciata alla fine dell’udienza di oggi, presa dai giudici del processo Mills di tagliare dieci testimonianze, rinunciando anche ad una rogatoria con la Gran Bretagna decisa da tempo. Nella prossima udienza, il 24 ottobre, sarà ascoltato in videoconferenza l’avvocato inglese David Mills mentre il 28 ottobre Silvio Berlusconi, se lo vorrà, potrà testimoniare in aula. Poi ci saranno le udienze del 19 e del 26 novembre e il collegio presieduto da Francesca Vitale potrebbe arrivare ad un verdetto entro Natale.
Secondo il difensore di Berlusconi, Niccolò Ghedini, “Il tribunale rinnega sè stesso” con la decisione di oggi che lascia poco margine di manovra alla difesa. “In tribunale – ha detto Ghedini – si viene per sentire i testimoni, se ce li tolgono che cosa ci stiamo a fare?”. Più ottimista il collega Piero Longo: “Spero – spiega – di poter avere ancora un ruolo in questo processo perchè voglio pensare che i giudici possano cambiare idea”. Poi aggiunge che con questa ordinanza “il tribunale rinuncia alla sua giurisdizione”. Quanto alla possibilità che il premier voglia far sentire la sua versione in aula, Ghedini sottolinea che la decisione spetta a lui. “Deciderà lui come sempre”, dice al termine dell’udienza. “Se vorrà testimoniare – aggiunge – noi saremo qua, non c’è problema”.
Il pm Fabio De Pasquale, dopo la lettura della lunga ordinanza con cui si eliminavano dieci testimoni, ha preso la parola chiedendo di poter anticipare l’audizione dell’avvocato inglese David Mills. Il presidente Francesca Vitale ha tenuto a ricordare che le date per l audizione di testi tramite rogatoria vengono fissate dalle autorità del Paese in cui si trovano i testimoni stessi. Nel caso di Mills, dalle autorità inglesi. Nella sostanza tuttavia “l’estremo appello” formulato dal pm questa mattina “per la sopravvivenza di questo processo” a rischio prescrizione (che dovrebbe sopraggiungere tra gennaio e febbraio 2012) è stato accolto dai giudici milanesi.
L’udienza di oggi è stata caratterizzata dalla presenza in aula del presidente del Consiglio, che si è trattenuto per circa due ore e mezza a palazzo di giustizia. Nessun commento da parte di Berlusconi, che al suo arrivo in aula intorno alle 11 si è limitato a dire, scherzando con i giornalisti, assiepati lungo le transenne: “Io sto bene, siete voi che avete delle brutte facce”. Poi il premier ha preso posto accanto ai suoi legali ed ha ascoltato la testimonianza della consulente finanziaria Maria Pia De Fusco, amministratore del fondo Struie dal quale secondo l’accusa sarebbero transitati i 600mila dollari che Berlusconi avrebbe pagato a Mills in cambio delle sue testimonianze favorevoli a Finivest nei due processi All Iberian e per le tangenti pagate alla Guardia di finanza.
Dalle parole della De Fusco, che accusa e difesa hanno interrogato in videoconferenza dalla Svizzera, ha trovato conferma uno scenario già emerso nel corso del processo: Mills avrebbe mantenuto una gestione confusa, in cui le risorse di conti bancari e società di sua proprietà si accavallano con quelle di conti e società dei clienti. La testimone parla anche di 1,6 milioni di dollari approdati sul conto Struie tramite una società di Gibilterra: apparentemente si trattava di denaro di Flavio Briatore ma solo dopo 4 mesi Mills ammise che quei soldi gli appartenevano.
“Noi restammo malcontenti” della “confusione” generata dalla condotta dell’avvocato inglese e dalla sua mancanza di chiarezza, osserva la testimone. “Cioè avevate ricevuto da Mills informazioni false?”, chiede il pm. “No questo non posso dirlo”, risponde De Fusco che poi interrogata dagli avvocati di Berlusconi dice: “Mai avuto rapporti con Bernasconi”, il manager Fininvest deceduto nel 2001 che secondo l’accusa avrebbe fatto da tramite per il passaggio dei famosi 600mila dollari.
I difensori Ghedini e Longo a questo punto chiedono di poter citare come testi Aimo Quadrer, fiduciario lussemburghese che investì i fondi presenti sul conto Struie, e uno dei fratelli Marrache, avvocati d’affari a Gibilterra coinvolti nell’affare. Ma i giudici non solo non accolgono la richiesta ma decidono di non sentire più altre dieci persone. L’unico teste la cui audizione è stta confermata è proprio David Mills, il coimputato condannato in primo e secondo grado a 4 anni e 6 mesi per corruzione in concorso con Berlusconi e che ebbe la prescrizione in Cassazione. Per Berlusconi la prescrizione, secondo i conti fatti dalla difesa, scatterà il 21 gennaio 2012. Per quella data, considerando il taglio dei testi, potrebbe già esserci una sentenza di primo grado.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata