Paesana (Cuneo), 17 set. (LaPresse) – Ieri è stato il giorno dell’ampolla per la Lega. Bossi come tutti gli anni è salito fino alla foce del po, e da lì ha dettato la linea. Centinaia di leghisti in camicia verde lo hanno osannato. Il ministro delle Riforme è arrivato con il braccio ingessato per via dell’incidente al gomito che ha avuto giorni fa, accompagnato dal figlio Renzo, che lo teneva a braccetto. Poi, appena salito sul palco, con a fianco il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, il governatore del Piemonte Roberto Cota e naturalmente il figlio, ha cantato insieme ai militanti il ‘Va’ pensiero’. Poi il classico rito, e scene di giubilo.

Nel breve comizio il senatur non ha chiarito però se il Governo terrà o no. “Il governo per adesso va avanti. Poi vediamo”. Lo ha detto il leader del Carroccio Umberto Bossi a margine della festa della Lega a Paesana. Rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto se il governo durerà fino al 2013, Bossi ha risposto: “Mi sembra troppo lontano”. E se il governo cade

Più chiaro il futuro della Lega: “Io verrò qui tutti gli anni e dopo di me verrà mio figlio Renzo, che ho portato con me per fargli vedere. Ha 23 anni – ha aggiunto Bossi – bisogna svegliarlo per portarlo in mezzo alla gente e fargli vedere com’è la vita vera”.

A proposito di vita vera il senatur aggiunge, a proposito della situazione economica: “Il nord non muore. Certo se avesse una sua moneta… Ma potrebbe sopravvivere anche con l’euro. L’Italia va giù ma noi abbiamo la Padania”. Propprio il sogno secessione rianima il popolo leghista: “In tutte le regioni bagnate dal Po milioni di persone dei popoli padani aspettano solo che succeda qualcosa, un lampo per mettersi in cammino. Ci aspetta un anno molto positivo in cui la Padania va a disegnarsi. Hanno cercato di fermarci in tutti i modi – ha spiegato – perfino con i ciclisti al giro di Padania. Se ci fossi stato io… sarebbe finita male, avrebbero chiuso il giro, che è quello che volevano. Ma per fortuna c’era mio figlio Renzo che ha i nervi più saldi di me”.

Uno sguardo anche a chi lo circonda: “Calderoli è il mio braccio destro a Roma, è bravo ed è un grande lavoratore”. Spazio anche alle accuse di Panorama a sua moglie: “Mia moglie non mi fa uscire di casa, figurati… sono degli stronzi. Sono un danneggiamento alla mia famiglia, mia moglie è una brava”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata