Torino, 15 set. (LaPresse) – “Il nostro dovere come sindaci è in primo luogo quello di servire i cittadini. Certo rimaniamo nei nostri partiti, io nel Pd e Alemanno nel Pdl, ma prevale l’interesse della città. Se no torniamo indietro di 30 anni”. Lo ha detto il sindaco di Torino Piero Fassino intervenendo alla trasmissione Omnibus su La7 insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno. “La Lega – ha proseguito il primo cittadino piemontese – è in difficoltà perchè ha fatto del federalismo la sua bandiera, ma questa manovra ha le soluzioni più centralistiche che ci siano mai state. La Lega ora è in contraddizione. La gente non è stupida e ti misura. La Lega deve un po’ decidersi. Anche in politica vale che non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca”. Al Comune di Torino, ha spiegato Fassino, le ultime tre manovre messe insieme sono costate un taglio del 15% del bilancio ma non c’è stata una compensazione significativa in termini di aumento dell’autonomia.